Chiudi

Viaggiando da casa alla scoperta dei Beni del FAI: Monte Fontana Secca, Quero Vas

Nuovo appuntamento per la rubrica “Viaggiando da casa” e quarta puntata alla scoperta dei beni FAI in Veneto (vedi precedente post: “Viaggiando da casa: alla scoperta dei Beni del FAI”). Dopo il Negozio Olivetti e Casa Bortoli a Venezia e Villa dei Vescovi a Torreglia (PD), cambiamo decisamente location e tipologia di meta: Monte Fontana Secca nel comprensorio del Monte Grappa tra le Province di Treviso e di Belluno

La redazione TGS Eurogroup ci ha portato in questi mesi alla scoperta virtuale di luoghi, paesaggi e itinerari, attraverso la consultazione di siti web e altre risorse “on line” che ci consentono di viaggiare comodamente seduti sul nostro divano. Un modo per viaggiare senza uscire di casa, prezioso nei lunghi mesi di lockdown, ma utile anche oggi e in futuro quale importante proposta di spunti di riflessione e idee per i nostri prossimi viaggi.
Trovate tutti i post fin qui pubblicati raccolti con il tag “Viaggiando da casa” all’interno del blog TGS Journal.

Monte Fontana Secca è un’area di 150 ettari di bosco e pascolo d’alta quota particolarmente importante dal punto di vista storico perché divenne scenario di una tragica battaglia durante la Prima Guerra Mondiale (22 novembre 1917), come attestano documenti storici e reperti bellici ancora emergenti dal terreno. Battaglia che vide gli Austriaci occupare la vetta e costruire trincee, ben visibili lungo la mulattiera che costeggia il crinale, mentre la prima linea italiana è costretta ad arretrare verso valle con numerose perdite umane.

Area di alto valore naturalistico, è soggetta a vincolo paesaggistico e tutelato nell’ambito della rete ecologica Natura 2000 dell’Unione Europea, che ha riconosciuto l’area quale Sito di Interesse Comunitario (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) nell’ambito del Massiccio del Monte Grappa. La malga Fontana Secca a quota 1461 m. è un tipico esempio di alpeggio legato all’antica usanza della transumanza, ovvero della migrazione stagionale delle mandrie e dei pastori dalle stalle di fondo valle o di pianura ai pascoli di montagna.

Qui pascolavano le vacche Burline, una razza bovina in via di estinzione legata a due prodotti tradizionali del Grappa: i formaggi Morlacco e Bastardo. Negli ultimi trent’anni i pascoli di Fontana Secca sono stati progressivamente abbandonati, e gli edifici si trovano oggi in condizioni di avanzato degrado.

Casera di Fontana Secca (1461 m) è inserita nel contesto naturale che va dal Monte Solarol (1625 m) al monte Fontana Secca (1906 m). È raggiungibile sia da Alano di Piave (Sentiero 845 – Alta Via n.8 degli Eroi) che per il medesimo sentiero da Schievenin in Comune di Quero-Vas oppure infine per la Val Busa della Neve.

Grazie alla donazione dei fratelli Collavo nel 2014, il FAI sta lavorando concretamente per raggiungere un obiettivo importante cioè tutelare e promuovere i valori ecologici, storici e culturali di questo straordinario esempio di paesaggio alpino. Il progetto di recupero paesaggistico-ambientale prevede infatti la riattivazione dell’alpeggio con la riqualificazione dei pascoli e delle aree forestali. Inoltre, la Malga Fontana Secca, ospiterà le attività tradizionali dell’alpeggio (allevamento stagionale di bovini e produzione casearia) e diventerà un fondamentale punto di sosta per gli escursionisti che percorrono l’Alta via degli Eroi, offrendo servizi essenziali di accoglienza e bivacco. i lavori di recupero sono iniziati nel 2019 e si protrarranno fino al 2022 nell’ambito del Progetto FAI Progetto Alpe, che testimonia la nuova attenzione del FAI per le terre alte delle aree interne d’Italia. Progetto la cui missione è restaurare architetture e paesaggio storico, per offrire un racconto inedito dei luoghi e per rivitalizzare agricoltura e produzione locali secondo natura e tradizione.

Il progetto di restauro e valorizzazione per la malga prevede sia la riattivazione dell’alpeggio quindi che la mappatura delle trincee e l’allestimento di uno spazio dedicato al racconto e alle memorie della Prima Guerra Mondiale. Ad accogliere chi calcherà questi suoli, le parole dell’alpino Bepi Tura incise su una targa, posata qui in coincidenza con l’alzabandiera di avvio lavori, che riecheggiano come un monito e, allo stesso tempo, come un auspicio:

Il turista, l’escursionista e qualunque viandante calpesti il suolo del Monte Grappa non dimentichi mai di trovarsi in un grande cimitero. I 24.000 caduti raccolti nel Monumento ossario non sono tutti i morti del Monte Grappa: mancano all’appello le spoglie di migliaia di dispersi. Giovani europei che qui ebbero troncata la vita nel fiore degli anni dormono per sempre, tra i pascoli e i boschi, nella loro tomba di erba e croda”

Scopri qui il tracciato per l’escursione: www.outdooractive.com

TGS Eurogroup e FAI

Grazie a una convenzione stipulata tra TGS Eurogroup e Fondo Ambiente Italiano, tutti i Soci TGS possono accedere ai Beni del FAI in tutta Italia a condizioni agevolate (sconto 10%).
Inoltre ai partecipanti della manifestazione “Su e Zo per i Ponti di Venezia” (previa presentazione del cartellino di partecipazione), organizzata ogni anno da TGS Eurogroup, è riservato il biglietto di ingresso per il Negozio Olivetti di Venezia a condizioni agevolate (sconto 10 %), per l’intero fine settimana dell’evento, da venerdì a domenica.

Lo Staff del TGS Journal

[pictures: FAI]

Iscriviti al blog

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.