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Viaggiando da casa: alla scoperta dei Beni del FAI

Ritorna a grande richiesta la rubrica “Viaggiando da casa”! La redazione TGS Eurogroup ci ha portato in questi mesi alla scoperta virtuale di luoghi, paesaggi e itinerari, attraverso la consultazione di siti web e altre risorse “on line” che ci consentono di viaggiare comodamente seduti sul nostro divano. Un modo per viaggiare senza uscire di casa, prezioso nei lunghi mesi di lockdown, ma utile anche oggi e in futuro quale importante proposta di spunti di riflessione e idee per i nostri prossimi viaggi.
Trovate tutti i post fin qui pubblicati raccolti con il tag “Viaggiando da casa” all’interno del blog TGS Journal.
Nelle prossime settimane racconteremo di alcuni Beni del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, presenti nella nostra Regione del Veneto. Ma prima di tutto, con il post di oggi, presentiamo questa Fondazione con cui TGS Eurogroup collabora da tempo…

Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.

La missione del FAI si rinnova ogni giorno per l’arte e la natura del nostro Paese.

Il FAI con il contributo di tutti:

  • CURA in Italia luoghi speciali per le generazioni presenti e future;
  • PROMUOVE l’educazione, l’amore, la conoscenza e il godimento per l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione;
  • VIGILA sulla tutela dei beni paesaggistici e culturali, nello spirito dell’articolo 9 della Costituzione (“La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”).

L’attività del FAI, coerentemente con la sua missione, si concretizza in tre ambiti: la protezione di Beni artistici e naturalistici; la sensibilizzazione delle persone al valore del patrimonio paesaggistico e monumentale; la mobilitazione attiva per proteggere il paesaggio a rischio.

Fu Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto, che spinse l’amica Giulia Maria Mozzoni Crespi a impegnarsi per creare in Italia una fondazione sulla falsariga del National Trust britannico.
Quando la trovò, in mezzo ai castagni toscani, le disse con tono imperioso e perentorio di fondare un National Trust italiano. “Ma lassù c’è il porridge e noi mangiamo gli spaghetti, lassù piove e qui splende il sole; vedo poche analogie!”, rispose l’amica.
L’idea di Elena Croce divenne realtà grazie all’entusiasmo e il sostegno di Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli: fu con loro che Giulia Maria Mozzoni Crespi 28 aprile 1975 firmò l’atto costitutivo e lo statuto del FAI: una dichiarazione d’intenti di persone decise a fare qualcosa di concreto per il nostro Paese.
A dare il via alle attività FAI fu la prima donazione ricevuta: la splendida Cala Junco donata da Pietro di Blasi, a Panarea, nelle Eolie, una caletta dalle acque cristalline. Seguirono il Monastero di Torba, comprato e donato dalla stessa presidente Crespi, l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, fino alle ultime significative acquisizioni dei Giganti della Sila a Spezzano della Sila, del Podere Case Lovara a Punta Mesco, delle Saline Conti Vecchi a Cagliari.
A 45 anni dalla sua nascita, oggi il FAI può contare ben 64 luoghi salvati, 31 Beni regolarmente aperti, 21 Beni tutelati, 12 Beni in restauro, 69.900 mq di edifici storici tutelati, oltre 122 milioni di euro raccolti e investiti in restauri al servizio della collettività.

(fonte: FAI)

TGS Eurogroup e FAI

Grazie a una convenzione stipulata tra TGS Eurogroup e Fondo Ambiente Italiano, tutti i Soci TGS possono accedere ai Beni del FAI in tutta Italia a condizioni agevolate (sconto 10%).
Inoltre ai partecipanti della manifestazione “Su e Zo per i Ponti di Venezia” (previa presentazione del cartellino di partecipazione), organizzata ogni anno da TGS Eurogroup, è riservato il biglietto di ingresso per il Negozio Olivetti di Venezia a condizioni agevolate (sconto 10 %), per l’intero fine settimana dell’evento, da venerdì a domenica.

Lo Staff del TGS Journal

[picture: Orto sul Colle dell’Infinito, Recanati, MC © FAI / Dario Fusaro]

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