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Viaggiando da casa: il Cammino Fogazzaro – Roi

“Viaggiando da casa” va alla scoperta della rete dei Cammini Veneti (vedi precedente post “Viaggiando da casa: i Cammini Veneti!”)! Vi portiamo alla scoperta virtuale di luoghi, paesaggi e itinerari, attraverso la consultazione di siti web e altre risorse “on line” che ci consentono di viaggiare comodamente seduti sul nostro divano. La redazione TGS Eurogroup, dopo avervi invitato a lungo a viaggiare senza uscire di casa nei lunghi mesi di lockdown, vi suggerisce ora di riscoprire il turismo di prossimità e il territorio locale della nostra Regione del Veneto.
Trovate tutti gli articoli della nostra rubrica raccolti con il tag “Viaggiando da casa” all’interno del blog TGS Journal.
Dopo aver introdotto nelle scorse settimane tre cammini veneti (la via Claudia Augusta, il Cammino delle Dolomiti e il Cammino di S. Antonio, affrontiamo oggi il Cammino Fogazzaro-Roi.

Il Cammino Fogazzaro-Roi è frutto del lavoro di un gruppo di volontari che amano l’armonia del ritmo del cammino e il proprio territorio. Questo itinerario vorrebbe far conoscere e apprezzare la parte della provincia di Vicenza che si snoda fra Montegalda e Tonezza del Cimone, coniugando sport, ambiente e cultura.

Il Cammino Fogazzaro-Roi tocca luoghi e ville cantati dallo scrittore vicentino Antonio Fogazzaro, e tanto cari al suo pronipote, il marchese Giuseppe Roi, un “diplomatico” della cultura e della bellezza della terra veneta nel mondo. Il Cammino Fogazzaro-Roi non poteva che essere concepito in occasione del centesimo anniversario della morte del grande scrittore (1911-2011).

Antonio Fogazzaro nasce a Vicenza nel 1842 da famiglia benestante, attivamente impegnata nella lotta antiaustriaca. Si laurea in legge a Torino nel 1864, poi soggiorna a Milano, dove esercita la professione di avvocato. Dopo torna definitivamente a Vicenza e si dedica all’attività letteraria, ricopre le cariche politiche di consigliere comunale e di senatore, è primo Proboviro della Banca Popolare di Vicenza, è presidente della Società del Quartetto e dell’Accademia Olimpica. Dopo il poemetto Miranda e la raccolta di versi Valsolda, il primo romanzo, Malombra è del 1881, il successo e la fama arrivano con i romanzi successivi, Daniele Cortis (1885), Il mistero del poeta (1888), Piccolo mondo antico (1896), Piccolo mondo moderno (1901), Il santo (1905), Leila (1910), questi ultimi due condannati all’indice. Il cammino Fogazzaro – Roi è dedicato anche al pronipote del famoso scrittore: il marchese Giuseppe, detto Boso, Roi (1924-2009), grande mecenate della cultura vicentina ed ultimo erede delle famiglie Fogazzaro e Roi.

Il percorso si caratterizza per le suggestive ville venete che si incontrano lungo le 4 tappe. Il punto di partenza è Montegalda con Villa Fogazzaro-Roi: la villa, di impianto seicentesco, era di Giovanni Antonio Fogazzaro, nonno del romanziere. Il famoso architetto e patriota Antonio Caregaro Negrin si occupa della ristrutturazione dell’edificio nel 1846 progetta il lago, il parco all’inglese e il giardino all’italiana. Il corpo principale è ripartito in tre settori: il mediano è su tre piani, mentre le ali si estendono solo su due settori. Oggi la villa è sede del Museo Veneto delle Campane che raccoglie esemplari storici, curiosità e metodi di lavorazione visibili nella ricostruzione di una fonderia statica.

Lasciando Montegalda per proseguire in direzione di Vicenza, si incontra, alle porte della città, l’originale e la più celebre fra le ville di Palladio: si tratta di Villa Almerico Capra Valmarana detta “La Rotonda”. La vecchia storiografia palladiana assegnava questa villa agli anni 1550-1553, ossia alla fase giovanile di Palladio per giustificare quel senso di aurorale bellezza che sprigiona; recenti studi documentano la costruzione verso gli anni Settanta. La Rotonda non è la prima villa-tempio del celebre architetto ma è l’unica ad avere realizzate le quattro facciate rivolte verso i punti cardinali perché circondata da colli ameni che rendono l’aspetto di un molto grande Theatro.

Attraversata – e ovviamente visitata Vicenza – eccoci nella Valdastico: Villa Valmarana si trova a Seghe, frazione di Velo d’Astico tra Piovene e Arsiero; rinominata da Fogazzaro “Villa Carrè” nel romanzo Daniele Cortis. La villa, ora proprietà della famiglia Ciscato, sorge al centro della valle dell’Astico in posizione dominante e incantevole, sulle fondamenta di un più antico palazzo. Ha subito vari interventi: il più radicale nel 1843, poi è stata gravemente danneggiata nel 1916 e restaurata nel 1925. Il corpo centrale è neoclassico, la loggia e il portico invece sono di epoca settecentesca

Villa Velo, antica e splendida dimora della famiglia Velo, sorge nell’area dell’antico castello di Velo. Nei secoli ha subito dei rimaneggiamenti e delle aggiunte; la parte più antica è il massiccio corpo a tre piani portato a forma attuale nel secolo XVI, che presenta tuttavia visibili elementi gotici e rinascimentali. Il corpo fra la suddetta parte e la barchessa, di bella fattura, è stato realizzato da Girolamo di Velo nel 1752 e presenta interessanti stucchi e affreschi di G.B. Canal, una scalinata centrale e ai lati due serliane.

La conclusione del percorso è a Tonezza del Cimone che Fogazzaro ribattezza come Vena di Fonte Alta nel romanzo “Piccolo mondo moderno”:

Lassù nella loro cintura di abissi ondulano supini al cielo i pineti e i faggeti di Vena, macchiati di smeraldo chiaro dove il prato li rompe e dilaga, picchiettati di rosso e di bianco dove stormi di casucce si annidano. Chi li contempla dall’alto dell’obliquo alato Picco Astore o delle grandi montagne nubifere di Val di Rovese e di Val Posina, non legge il loro minuto poema squisito.

Le 4 tappe sono:

1. Montagalda – Vicenza (17km) – (Scheda di tappa)

2. Vicenza – Marano Vicentino (26 km) – (Scheda di tappa)

3. Marano Vicentino – Velo d’Astico (21 km) – (Scheda di tappa)

4. Velo d’Astico – Tonezza del Cimone (17km) – (Scheda di tappa)

Il nostro percorso alla scoperta dei Cammini Veneti prosegue la prossima settimana con la Via Romea Germanica.

Lo Staff del TGS Journal

[picture by Federico Candoni – own work – Wikimedia Commons]

[picture by Mark Beston – own work – Wikimedia Commons]

 

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