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Viaggiando da casa: i Cammini Veneti!

La rubrica “Viaggiando da casa” continua ad ampliare i propri orizzonti! Con il post di oggi inizia un breve viaggio, quasi una piccola deviazione di percorso, alla scoperta della rete dei Cammini Veneti!
TGS Journal vi porta alla scoperta virtuale di luoghi, paesaggi e itinerari, attraverso la consultazione di siti web e altre risorse “on line” che ci consentono di viaggiare comodamente seduti sul nostro divano. E proprio in questi giorni in cui le restrizioni agli spostamenti e ai viaggi iniziano gradualmente ad essere allentate, la redazione TGS Eurogroup, dopo avervi invitato a lungo a viaggiare senza uscire di casa, vi suggerisce ora di riscoprire il turismo di prossimità e il territorio locale della nostra Regione Veneto.
Trovate tutti gli articoli della nostra rubrica raccolti con il tag “Viaggiando da casa” all’interno del blog TGS Journal.
Ed ora ecco a voi una breve introduzione al turismo lento e ai Cammini Veneti!

Il Veneto offre un’invidiabile varietà di paesaggi da scoprire a piedi. Da un punto di vista naturalistico, la regione comprende una grande diversità di ecosistemi: dalle foreste di conifere delle Dolomiti ai boschi di sempreverdi della costa adriatica. Da un punto di vista storico, lungo i Cammini si alternano città millenarie e paesi che sono stati la culla di numerose civiltà. Si tratta di un patrimonio culturale e ambientale la cui conoscenza equivale alla scoperta di un vero tesoro.

E’ per questo motivo che la Regione Veneto ha recentemente promulgato una Legge Regionale finalizzata al riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini Veneti (L.R. n. 4 del 30 gennaio 2020).
La Rete dei Cammini Veneti, così individuata, è costituita da itinerari, da percorrere a piedi, che collegano fra loro luoghi accomunati da significativi e documentati fatti storici o da tradizioni storicamente consolidate, di interesse storico, culturale, religioso, naturalistico, ambientale, paesaggistico, enogastronomico ed è comprensiva di itinerari culturali riconosciuti da parte del Consiglio d’Europa, cammini interregionali e cammini locali di interesse regionale.

Il sito ufficiale di informazione turistica della Regione Veneto www.veneto.eu presenta 6 cammini già individuati: li presenteremo ad uno ad uno nelle prossime puntate di questa rubrica:

  1. Via Claudia Augusta
  2. Cammino delle Dolomiti
  3. Cammino di S. Antonio
  4. Cammino Fogazzaro-Roi
  5. Via Romea Germanica
  6. Romea Strata (Via Annia)

Per il momento la Regione ha codificato e valorizzato questi primi sei tracciati, ma altri ancora sono in gestazione, nella convinzione che il sostegno al turismo lento possa costituire un’occasione di rilancio dei piccoli borghi e dell’economia locale. Che nasca dal desiderio di una ricerca spirituale, dalla voglia di fare scoperte storiche o di immergersi in paesaggi naturali o letterari, in ogni caso quando si viaggia a piedi si apprezza la lentezza e si ha la consapevolezza di lasciare sull’ambiente solo l’impronta dello scarpone.

Anche l’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana ha recentemente avviato una riflessione generativa sul senso più profondo del cammino. Un modo per trasformare lo slogan #iorestoacasa in un più fiducioso #rESTATEincammino, proponendo a realtà educative, sportive e turistiche, soprattutto quelle di ispirazione cristiana, di progettare, organizzare e realizzare percorsi lungo gli antichi e nuovi Cammini, in questa particolarissima estate 2020 di emergenza sanitaria in cui il turismo lento e di prossimità sarà in primo piano. Il tutto, in sicurezza, rispettando cioè tutte le norme di distanziamento e contenimento della pandemia.

Nel documento “#rESTATEincammino” l’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI individua un preciso progetto articolato in 5 obiettivi educativi resi possibili attraverso l’esperienza del cammino:

Educare alla lentezza. La lentezza dei cammini permette di ritrovarsi viandanti che hanno la strada per casa, [una strada] traboccante di amici ospitali che esaltano la preziosità di ognuno. La lentezza fa assaporare i respiri e dà voce al silenzio. […] Il viaggio lento, quello che dà da gustare luoghi e sapori, colori e odori, persone e storie, il viaggio che ha il tempo per scolpirci in profondità è arte da recuperare, da insegnare perfino: forse proprio attraverso quest’arte dimenticata possiamo un po’ recuperare la dimensione più umana dell’esistenza.

Educare alla bellezza. Ascoltare il ritmo della vita è accogliere la bellezza di cui ci si scopre avvolti: quella della creazione che sembra danzare attorno, quella dei monumenti che esaltano talenti e raccontano pagine di storia e di devozione, quella dei volti che lungo il cammino si fanno amici, […] instaurando una relazione nello stesso tempo evocativa e generativa. Evocativa, perché la bellezza apre al cercatore pagine di memorie […]. Generativa, perché il cercatore si trova a rinascere nella speranza, trovando il senso di una vita […].

Educare al benessere. Sul cammino è l’umanità dell’uomo ad essere protagonista nel suo anelito di benessere totale, valorizzando il tempo in funzione di un ordinato riconoscimento e potenziamento di tutta la persona in se stessa e delle sue necessarie relazioni con il prossimo. Benessere inteso come star bene. […] Camminare è godere dei cinque sensi che risvegliano emozioni vitali, fino a far sperimentare il sesto senso, il senso di sentirsi davvero a casa, emozioni vitali che portano ad un vero e proprio percorso di accompagnamento con e nell’esperienza.

Educare alla relazione inclusiva. Il vero cammino è l’incontro. Nel corso del cammino si impara ad abbandonare le abitudini, le consuetudini e, più ancora, i pregiudizi. Si apprende a riconoscere la bellezza delle diversità, apprezzandole in modo tale da trasformarle in risorse, in fonte di ricchezza e di stimoli per la crescita, allenando lo spirito ad aprirsi a nuove esperienze concrete, umane e spirituali. Bellezza e libertà sono le voci del verbo camminare. Alla base di ogni vero cammino c’è senz’altro la conoscenza: il mondo sembra di colpo più grande, più maestoso, più ricco di opportunità. […]

Educare alla responsabilità. Su un cammino ci si educa al rispetto della natura e del territorio. Si imparano le regole necessarie per camminare insieme, tenendo il passo del più lento e mantenendo le distanze necessarie per non calpestare i piedi dell’altro. Soprattutto oggi, il cammino può diventare un laboratorio di apprendimento del vero significato del distanziamento fisico da non accostare alla paura ma al rispetto e alla cura dell’altro. […] La comunità educante […] può farlo nella misura in cui fa del cammino un vero e proprio laboratorio di futuro.

Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI

Pronti allora a mettervi in cammino con noi? Appuntamento la prossima settimana con il primo Cammino Veneto in programma: la Via Claudia Augusta!

lo Staff del TGS Journal

[picture ©  Regione del Veneto]

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