Chiudi

Viaggiando da casa: il Cammino di Sant’Antonio

“Viaggiando da casa” alla scoperta della rete dei Cammini Veneti! È questa la nuova meta del blog TGS Journal (vedi precedente post “Viaggiando da casa: i Cammini Veneti!”).
Vi portiamo alla scoperta virtuale di luoghi, paesaggi e itinerari, attraverso la consultazione di siti web e altre risorse “on line” che ci consentono di viaggiare comodamente seduti sul nostro divano. La redazione TGS Eurogroup, dopo avervi invitato a lungo a viaggiare senza uscire di casa nei lunghi mesi di lockdown, vi suggerisce ora di riscoprire il turismo di prossimità e il territorio locale della nostra Regione del Veneto.
Trovate tutti gli articoli della nostra rubrica raccolti con il tag “Viaggiando da casa” all’interno del blog TGS Journal.
Dopo aver introdotto nelle scorse settimane due cammini veneti (la via Claudia Augusta e il Cammino delle Dolomiti), affrontiamo oggi il cammino compiuto da Sant’Antonio in direzione Padova nel suo ultimo giorno di vita nel 1231!

Il 2010 è stato l’anno di nascita de Il Lungo Cammino di Sant’Antonio. L’aggettivo lungo lo differenzia e unisce al contempo all’Ultimo Cammino di Sant’Antonio, quello che ripercorrendo la sua ultima giornata terrena (13 giugno 1231) unisce Camposampiero all’Arcella sino alla basilica del Santo in Padova. Dell’ “Ultimo Cammino” infatti, questo che si estende da Camposampiero oppure da Venezia sino al Santuario di La Verna (AR), vuole essere la prosecuzione ideale per riappropriarsi sempre meglio dei passi e della vita itinerante di frate Antonio da Lisbona che, camminando e dimorando in queste terre, è divenuto per sempre il Santo di Padova, amato in tutto il mondo.

Va subito detto che è un cammino a ritroso perché la traiettoria della vita del Santo fu all’inverso: dal nascondimento nell’eremo di Montepaolo, dimora iniziale di frate Antonio in Italia, prima di venire scoperto come predicatore preparato ed infuocato, definitivamente inviato sulle strade dell’Italia settentrionale e del sud della Francia come evangelizzatore, maestro di sacra Scrittura e persino superiore provinciale (per tre anni) sino ai giorni di Padova e Camposampiero. Un incredibile intenso decennio italiano (1221-1231) per il frate portoghese fortuitamente, o meglio provvidenzialmente, approdato alle nostre terre dopo un naufragio!

I percorsi possibili sono quindi con due partenze diverse: da Venezia o da Camposampiero. Si uniscono presso la Basilica del Santo per poi dirigersi verso sud verso il Santuario francescano de La Verna passando per Bologna e l’Appennino. Il numero delle tappe varia a seconda del percorso e della capacità del pellegrino. Basti indicare che entrambi i percorsi superano i 400 km (431 da Camposampiero o 458 da Venezia). L’itinerario ideale, oltre a toccare i paesi della riviera Berica o dell’Alta padovana, passa per Rovigo, Ferrara, Bologna e tutta una serie di piccoli centri sulle colline emiliane e toscane (da Modigliana a San Benedetto in Alpe o Badia Prataglia), assieme a luoghi di grande carica spirituale come Camaldoli e ovviamente l’arrivo a La Verna.

Ancor più nello specifico veneto, la partenza è rappresentata da Camposampiero e il complesso dei Santuari antoniani. La Chiesa della Visione (costruita sul logo di una antica cappella dedicata a S. Giovanni dove il Santo predicò) ricorda l’episodio in cui Antonio ebbe, assorto in preghiera, la visione di Gesù Bambino. Fù presso questo romitorio che nel 1231 ebbe un malore e sentendo la sua fine vicina chiese ai frati di essere portato a Padova. Poco lontano il Santuario del Noce ove sorgeva un albero di noce sul quale il conte Tiso aveva costruito una celletta usata dal Santo come piccolo eremo di preghiera e contemplazione.

Il cammino di Sant’Antonio è quindi un itinerario di circa 25 Km che i confratelli del Santo e la devozione popolare hanno individuato nel desiderio di ripetere il percorso che fece sant’Antonio il 13 giugno 1231 fermandosi all’Arcella. Qui si dovette fermare presso l’ospizio delle clarisse: lì fu portato all’interno di una cella dai confratelli che temevano l’accalcarsi della folla devota. Adagiato a terra, ricevette l’estrema unzione. Recitato l’inno O gloriosa Domina e pronunciate le parole Video Dominum meum, spirò all’età di 36 anni. La salma venne portata – secondo il suo desiderio – nella chiesetta di Maria Mater Domini nel piccolo convento da lui fondato. Quella piccola chiesa verrà trasformata nei secoli nella sontuosa Basilica del Santo.

Infine una nota organizzativa importante: il percorso del Cammino di Sant’Antonio è ben segnalato e dispone di diverso materiale comprese le credenziali; al contrario il percorso lungo è ancora in fase sperimentale. Non si sono ancora ottenute delle autorizzazioni per l’installazione delle frecce indicative, da parte di qualche autorità locale. Non sono ancora previste credenziali ma solo possibili indicazioni di luoghi atti all’ospitalità.

Appuntamento la prossima settimana in provincia di Vicenza con il Cammino Fogazzaro-Roi!

Lo Staff del TGS Journal

[pictures ©  Regione del Veneto / Frati Minori Conventuali – Provincia Patavina di S. Antonio]

Iscriviti al blog

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.