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Viaggiando da casa alla scoperta dei Gioielli Nascosti di Venezia! (seconda parte)

La rubrica “Viaggiando da casa” vi accompagna a scoprire i molti musei e luoghi d’interesse di tutto il Veneto il cui ingresso è offerto a tariffa ridotta per i Soci TGS Eurogroup (vedi i precedenti post: TGS Eurogroup presenta la campagna associativa 2021!” e Tutte le agevolazioni per i Soci TGS Eurogroup!”). Trovate tutti i post fin qui pubblicati raccolti con il tag Viaggiando da casa” all’interno del blog TGS Journal.
Continuiamo a scoprire il patrimonio architettonico e artistico della città di Venezia
. attraverso altri Gioielli Nascosti di Venezia: l’Oratorio dei Crociferi e il Complesso dell’Ospedaletto. Buona lettura!

Gioielli Nascosti di Venezia

Oratorio dei Crociferi

Situato sul lato sinistro del Campo dei Gesuiti, l’Oratorio dei Crociferi è parte integrante di un edificio medievale caratterizzato dalla semplice struttura a capanna sorto nel XII secolo come ospedale e, fino a pochi anni fa, sede di un ospizio per donne.

Il ricovero si colloca tra i primi edifici di questo tipo che sorsero a Venezia, a testimonianza di un modo particolare di provvedere ai bisogni di categorie sociali le più diverse che fu peculiare della Repubblica lagunare.

L’Oratorio, oltre ad essere stato luogo di riferimento per l’assistenza, è legato a un significativo episodio artistico del tardo rinascimento veneziano: il ciclo pittorico di Jacopo Palma il Giovane, eseguito tra il 1583 ed il 1592 principalmente per volontà del Doge Pasquale Cicogna.

Il ciclo è rilevante poiché costituisce un unicum nel panorama della cultura artistica veneziana del XVI secolo sia perché è l’unico complesso decorativo dell’epoca legato al nome di un solo artista – fatta eccezione per la Scuola di San Rocco decorata dal Tintoretto –, sia perché attesta uno dei momenti più felici dell’intensa produzione del Palma nella quale vengono rappresentati alcuni tra gli avvenimenti più salienti della storia dei Crociferi.

L’Oratorio dei Crociferi è stato riaperto al pubblico nell’ottobre del 1984 dopo quasi vent’anni di forzata chiusura dovuta ai danni provocati dall’alluvione del 4 novembre 1966. Il lungo e minuzioso intervento di recupero venne promosso dall’UNESCO e finanziato, insieme all’IRE, da una sinergia di comitati internazionali per la salvaguardia di Venezia: Venice in Peril Fund (Inghilterra), Pro Venezia (Svezia), Stichting Nederlands Comité Venetie (Olanda), Friends of Venice (Dallas Texas).


Complesso dell’Ospedaletto

Gli “Ospedaletti” (o “Ospizi”) furono la più antica istituzione di ricovero per anziani, vedove, orfane, indigenti, creata a Venezia. Si fa risalire addirittura al 975-978 la fondazione della prima istituzione di tal genere per volontà dal doge Pietro Orseolo I nei pressi del Campanile di San Marco. Nel 1581 l’ospizio venne abbattuto per far posto all’imponente edificio delle Procuratie Nuove e trasferito a San Gallo fino al 1878.

A questa prima istituzione ne seguirono molte altre fra le quali anche l’Ospedale di Santa Maria dei Derelitti (comunemente detto Ospedaletto), uno dei più importanti in città, inserito nel gruppo degli “Ospitali maggiori” insieme agli Incurabili, la Pietà e i Mendicanti. La sua costruzione si fa risalite al 1517, «ai SS. Giovanni e Paolo, in un luogo che, dagli esercizi militari, era chiamato il Bersaglio […]».

La fondazione fu voluta da un gruppo di privati cittadini: i documenti ci rendono noti i nomi di Bartolomeo Marci, Bartolomeo Boniparte e Luigi Marzari ai quali, ben presto, si aggiunsero Cerusico Gualtieri e Girolamo Emiliani (o Miani), fondatore dell’Ordine dei Somaschi. Questi benemeriti benefattori fecero costruire, in un primo tempo, semplici tettoie per il riparo dei bisognosi facendole in seguito sostituire da baracche di legno che consentivano un miglior ricovero per appestati, donne e bambini abbandonati.

Le strutture provvisorie lasciarono gradualmente il posto a permanenti costruzioni in pietra che cominciarono a prender forma a partire dal 1529: prima furono edificati i reparti per gli uomini, le donne e i bambini e poi, a partire dal 1575, iniziò la costruzione della chiesa dedicata a Santa Maria dei Derelitti alla cui progettazione è legato anche il nome di Andrea Palladio.

Da quel momento iniziò il periodo più prospero per questa struttura: arricchita da cospicui lasciti, cominciò ad assumere l’odierna forma architettonica.


Fondazione Venezia Servizi crede nel beneficio dell’arte come strumento per migliorare il benessere e la cura dei propri assistiti. In base a questi valori, dal 2016 la Fondazione ha riaperto al pubblico cinque “Gioielli Nascosti di Venezia”, cinque tesori per riscoprire la città fuori dai tradizionali percorsi: Scala Contarini del Bovolo, Oratorio dei Crociferi, il complesso dell’Ospedaletto, la Chiesa di Santa Maria della Presentazione (c.d. delle Zitelle) ed il complesso di Santa Maria del Patrocinio (c.d. Delle Penitenti); beni architettonici appartenuti alla storia dell’assistenza cittadina. Questi luoghi, oggi resi nuovamente fruibili, rappresentano un fulgido esempio di come la gestione di Fondazione Venezia Servizi possa portare vicendevoli migliorie sia all’assistenza quanto allo stesso patrimonio storico-culturale.

  • Biglietto d’ingresso ridotto per i Soci TGS Eurogroup: Scala Contarini del Bovolo (€ 6,00 anziché € 7,00).
  • L’Oratorio dei Crociferi e il Complesso dell’Ospedaletto sono temporaneamente chiusi al pubblico.
  • Per info e prenotazioni: https://www.gioiellinascostidivenezia.it/

Lo Staff TGS Journal
[immagini: Fondazione Venezia Servizi alla Persona]

Vi sono piaciuti i Gioielli Nascosti di Venezia? Allora tornate presto a visitare le pagine del nostro blog TGS Journal! Continuate a seguirci nella presentazione delle agevolazioni per i Soci TGS Eurogroup e andremo assieme alla scoperta di nuovi musei e luoghi d’interesse!


Campagna Associativa TGS Eurogroup 2021

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  • Socio Ordinario
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