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Viaggiando da casa: alla scoperta di Bruxelles!

La rubrica “Viaggiando da casa” si arricchisce di una nuova puntata! In un momento in cui si fanno più complicati i viaggi da un paese all’altro, o anche soltanto le gite fuori porta, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, TGS Eurogroup intende proporre a tutti i suoi soci un modo per andare alla scoperta virtuale di luoghi, paesaggi e itinerari, attraverso la consultazione di siti web e altre risorse “on line” che ci consentono di viaggiare comodamente seduti sul nostro divano. La redazione del nostro blog TGS Journal propone a tutti voi un invito a viaggiare senza uscire di casa, per scoprire e riscoprire ciò che TGS Eurogroup offre con le proprie attività associative nel settore del turismo giovanile e sociale, il tutto alla portata di un “click”, dal vostro computer o con il vostro smartphone.

Dopo Londra, Venezia (prima parte e seconda parte) e Dublino, non poteva mancare all’appello la città di Bruxelles, Capitale del Belgio e dell’Unione Europea, da anni appuntamento fisso nel calendario di attività TGS Eurogroup grazie al Progetto TGS18+, il programma di educazione alla cittadinanza europea. Ci guidano a scoprire la città di Bruxelles i nostri amici Sara e Mattia, italiani di nascita e da alcuni anni residenti della capitale belga, dove collaborano con importanti istituzioni internazionali e organizzazioni non governative.

Quello che lo Staff TGS Eurogroup vi propone oggi è un tour di Bruxelles tra i musei cittadini ed un virtuale assaggio delle specialità locali: birra, cioccolata e patatine fritte, vera bandiera nazionale!

Come altre città, anche a Bruxelles diversi musei e attrazioni culturali in queste settimane si sono attrezzati per far visitare le loro collezioni on line, pur restando chiusi al pubblico.

Per iniziare, cosa c’è di meglio che osservare una città dall’alto? Anche chi soffre di vertigini, potrà vivere questa esperienza senza timori grazie a Brussels from Above. La sensazione potrà essere ancora più reale se avete il lettore per la realtà virtuale!

Consigliamo inoltre di accompagnare la visita con due icone musicali del Belgio Jacques Brel  e Paul Van Haver meglio conosciuto con il nome d’arte Stromae.

Il Manneken Pis

Dal XIV secolo Manneken Pis è uno dei simboli più rappresentativi e amati di Bruxelles. Si tratta di una statuina di circa 50 centimetri, che raffigura un bambino nudo, che urina dall’alto di una fontana. Nel 1698 un governatore regalò a Manneken Pis il suo primo vestito, una tunica. Questo fu il primo dei 650 vestiti che gli regalarono i presidenti del governo in visita a Bruxelles. Nel Museé de la Ville si possono vedere i vestiti del giovane eroe, abbigliamenti regionali di piccole dimensioni o costumi, come quello del torero e di Elvis.

Museo del Fumetto

Il Belgio è anche un paese con una grande tradizione fumettistica, di cui Tintin è il principale rappresentante. Per conoscere meglio in nostro eroe Belga esportato nel mondo grazie alle sue avventure ai quattro angoli del globo, visitate http://en.tintin.com/essentiel

Non dimentichiamo che in Belgio sono nati anche i puffi (Les schtroumpfs)

Queste piccole creature blu, famose in tutto il mondo, nacquero a Bruxelles nel 1958. Peyo (Pierre Culliford), il loro creatore, lavorava all’epoca per la rivista Spirou, per la quale produsse 1000 avventure per Johan e Peewit. I due eroi incontrarono queste piccoli esseri blu – esattamente cinque pollici di altezza – nel fumetto I Puffi e il Flauto magico.

Il Museo del Fumetto di Bruxelles (Centre Belge de la Bande Desinée o CBBD) rende omaggio ai fumetti belgi (chiamati “bandes dessinées”) e a molti illustratori, famosi a livello internazionale.

Il museo occupa gli spazi di un antico edificio in stile Art Nouveau, progettato dal celebre architetto Victor Horta.

Atomium

L’Atomium è per Bruxelles ciò che la Torre Eiffel è per Parigi. Sono due costruzioni ideate per sorprendere il mondo nell’esposizione universale della propria città, criticate in un primo momento ma che in seguito sono diventate il maggior punto d’attrazione turistica di queste capitali.

L’Atomium fu il padiglione principale e il simbolo dell’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958.

Il Palazzo Reale

Sì, il Belgio è una monarchia con vari palazzi reali non famosi come quelli di Londra ma pur sempre interessanti. Il Palais Royal (Palazzo Reale) è uno degli edifici più famosi della città, ubicato a sud del Parco di Bruxelles, nella parte alta della città.

Il Palazzo Reale è la sede della monarchia belga e qui si trovano gli uffici del re, alcuni ministeri, sale di riunioni ufficiali e stanze per i capi di stato in visita a Bruxelles.

Dal 1831 il palazzo non è la residenza reale e i monarchi vivono nel Palazzo di Laeken, nella periferia di Bruxelles.

Le Serre Reali

L’architetto di Leopoldo II, Alphonse Balat potrebbe essere descritto come un precursore dell’Art Nouveau. Gli sono serviti vent’anni per completare il suo complesso di metallo e vetro delle serre di Laeken. Nel frattempo, i giardinieri del re hanno setacciato tutto il mondo alla ricerca di rare ed esotiche specie di fiori e alberi. Più di cento anni dopo, il pubblico può ancora ammirare queste meraviglie del regno vegetale: una volta l’anno, nella stagione della fioritura, le serre vengono aperte al pubblico in modo tale che ogni persona possa venire qui e godere dei loro incantevoli colori e inebrianti profumi.

Alcune immagini nel sito della monarchia possono darvi un’idea del lavoro dei giardinieri.

Les Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique

I Musei di Belle Arti del Belgio (Les Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique) sono un gruppo di vari centri espositivi, considerati i più famosi del Belgio. Questi musei conservano più di 20.000 dipinti, disegni e sculture prodotti dal XV secolo ad oggi.

Ubicati in pieno centro, il Museo d’Arte Antica e quello d’Arte Moderna sono i musei più importanti di Bruxelles.

Google Arts and Culture prevede 12 percorsi tra cui vari dedicati a Brueghel Pieter il Vecchio (Brabante 1525-30 – Bruxelles 1569). Pittore, disegnatore e incisore fiammingo considerato il più grande artista della prima metà del Cinquecento nel nord Europa.

Non si possono non guardare anche le opere di René François Ghislain Magritte che insieme a Paul Delvaux è considerato il maggiore pittore del surrealismo. La pipa di La trahison des images, l’uomo con la bombetta di Golconda, la mela de Il figlio dell’uomo, l’uccello (ex simbolo della Sabena) di L’uccello del cielo: Magritte ci ha lasciato un gran numero di immagini tipiche entrate ormai a far parte dell’immaginario collettivo. Alcune le potere trovare nel museo dedicato a lui altre in vari musei del mondo.

Millenium Iconoclast Museum of Arts

Il Millenium Iconoclast Museum of Arts, vi invita a scoprire l’evoluzione dell’arte contemporanea con l’arrivo di internet e la storia della cultura 2.0.

Seguiteli  su Facebook e Instagram! Ogni settimana, gli archivi di un’ex mostra museale vengono pubblicati sui social media. In programma: film, interviste e tour virtuali

Il Museo degli Strumenti Musicali

Il Museo degli Strumenti Musicali di Bruxelles (Musée des instruments de Musique, MIM) espone più di 7.000 strumenti musicali realizzati nel corso dei secoli, dal Medioevo ad oggi. Il museo è ubicato in un edificio chiamato Old England, un gioiello architettonico d’Art Nouveau creato nel 1899 per accogliere dei grandi magazzini.

Qui lo strumento del mese.

Maison Horta

Si Bruxelles è in parte la culla dell’Art Nouveau. Questo museo, che fu la casa e lo studio de grande architetto Victor Horta, offre la possibilità di vedere come viveva e lavorava uno dei principali rappresentanti dello stile Art Nouveau. La struttura dell’edificio è completamente integrata con la decorazione della casa, mostrando a vista le travi di ferro forgiato, che si fondono elegantemente con le piastrelle smaltate, con gli specchi e con altri elementi di cristallo, marmo e legno.

E dopo queste spettacolari immagini, gentilmente offerte dall’ufficio di promozione turistica della città, vi diamo appuntamento al prossimo post su Bruxelles in cui approfondiremo la conoscenza delle istituzioni europee e internazionali che qui hanno sede.

Alla prossima, dunque, e infine… come sempre ricordatevi #iorestoacasa!

Sara & Mattia e lo Staff TGS Journal

 [picture ©  visit.brussels]

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