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TGS Story: once upon a time… a Venezia!

Ritorna la rubrica “TGS Story”, che ci racconta oltre 50 anni di storia di TGS Eurogroup. Come ricordavamo nel post precedente (“TGS Story: passato, presente e futuro”), l’Associazione è nata e cresciuta principalmente grazie ai corsi estivi in Gran Bretagna, ma nel corso degli anni ad essi si sono affiancate numerose altre attività educative, per i giovani e con i giovani. Con il post di oggi iniziamo a presentarle una ad una.
Si comincia oggi con i racconti della Su e Zo per i Ponti di Venezia, da oltre 40 anni appuntamento fisso nel calendario TGS Eurogroup.
Hai qualche ricordo che vorresti condividere o anche solo un pensiero, un saluto o un augurio da affidare all’associazione TGS Eurogroup di oggi e di domani? Allora invia una mail a blog@tgseurogroup.it con i testi, le immagini o i video che raccontano la tua esperienza associativa: li vedrai pubblicati presto tra le pagine di questa rubrica “TGS Story” o nell’album fotografico “TGS Story Picture Book” all’interno della pagina facebook ufficiale TGS Eurogroup.
La parola ora passa a Chiara, Vice Presidente TGS Eurogroup, che ci racconta la storia della Su e Zo! Buona lettura!

Oggi vi raccontiamo di come, sull’esempio di Don Bosco, TGS Eurogroup abbia cominciato ad organizzare la manifestazione della “Su e Zo per i Ponti di Venezia”. Sulle orme di San Giovanni Bosco, traendo ispirazione dalle sue “passeggiate autunnali”, l’associazione ha esteso l’idea della passeggiata a Venezia quale strumento efficace per coinvolgere i partecipanti non solo in un percorso di esplorazione e conoscenza dell’ambiente che ci circonda, ma anche e soprattutto in un percorso di crescita culturale, personale e di gruppo.

Questo evento, che il Comune di Venezia annovera fra quelli di massimo rilievo, consiste in una passeggiata di solidarietà che coinvolge tutti i partecipanti – giovani e meno giovani, famiglie, scuole, gruppi sportivi e non – in una camminata attraverso le calli della città, uniti dall’idea di stare insieme in amicizia e solidarietà. Fin dalle origini ogni eventuale utile è devoluto in beneficenza. I Progetti Solidali vengono generalmente sostenuti per l’intero arco di un biennio, in modo da garantire continuità al sostegno delle realtà impegnate nel sociale e nell’educazione dei giovani, con particolare riguardo alle missioni salesiane in tutto il mondo. Per maggiori informazioni visita la pagina “Progetti Solidali”.

La 1° “Su e Zo per i Ponti” si svolse nel 1975 su iniziativa del TGS Eurogroup e Venetiadi e, successivamente, di altre associazioni quali AGeSC, CTG, FISM, Ex allievi Don Bosco, NOI Associazione, ed ebbe così vasta partecipazione che gli organizzatori si proposero di continuare questa iniziativa.
La partecipazione a questa passeggiata è sempre stata molto numerosa in tutte le sue edizioni: da un minimo di 1.750 alla prima edizione, ad un massimo di 19.250 adesioni alla settima  edizione.

Fin dal 1800 Don Bosco, nella sua incredibile capacità di anticipare i tempi, aveva colto il valore educativo del viaggiare e del conoscere realtà diverse dalla propria: è un’esperienza che apre al rispetto reciproco e rende cittadini del mondo. Per soddisfare questo desiderio di conoscenza e di incontro insito nei giovani di ogni tempo don Bosco organizzava le “Passeggiate autunnali”. Considerato il periodo storico e i mezzi disponibili, questi viaggi erano frutto di un’organizzazione grandiosa: coinvolgevano fino ad un centinaio di giovani e duravano anche 15 giorni. Gli spostamenti tra i paesi avvenivano a piedi o attraverso i pochi trasporti pubblici esistenti e grazie a collegamenti previ e ad una complessa organizzazione si riusciva a garantire pasti e alloggio per tutti. Ad ogni tappa si allestivano feste, spettacoli, momenti di spiritualità, incontri con le autorità del paese e momenti conviviali, senza far mancare un’adeguata informazione storica e culturale dei luoghi visitati.

Grazie al suo esempio, la Su e Zo per i Ponti cerca di trasmettere proprio questi valori, sia in chi partecipa, sia in chi si mette al servizio degli altri…in poche parole i nostri mitici volontari. Basti pensare che ogni anno circa 500 persone si rendono disponibili, chi per aiutare ai ristori, chi per diventare “freccia umana per un giorno”, ruolo fondamentale di supporto per i partecipanti che arrivati agli ultimi ponti chiedono: “Quanto manca a Piazza S. Marco?”. Oltre a queste richieste, quello che ripaga ogni goccia di sudore è il senso di famiglia che si crea durante la giornata: ogni sorriso, ogni battuta, ogni grazie che viene trasmesso anche solo con un accenno del capo, ti fa capire di essere parte di un evento unico al mondo.

Tipica presenza è quella dei gruppi folkloristici. Essi danno, attraverso i costumi, gli spettacoli, le musiche quel festoso tono multiculturale, restituendo a Venezia una sua prerogativa: oscillare tra la ricerca della sua identità e il confronto coi frammenti di mille culture che lungo la sua storia l’hanno impreziosita.
Ogni partecipante infatti, durante la “Su e zo”, trova modo di identificarsi nella cultura, nella storia e nelle tradizioni di Venezia, ma viene, nello stesso tempo, educato ad accogliere la varietà degli altri orizzonti in un vivace clima comunicativo.

Fondatore e per anni coordinatore del Comitato Promotore della “Su e Zo” è stato il sacerdote salesiano Don Dino Berti che ha guidato anche l’organizzazione dell’edizione del 2000, anno in cui è mancato. Grazie all’impegno e all’entusiasmo di tante persone e dell’attuale comitato promotore, la “Su e Zo per i Ponti” continua a riscuotere un grande successo di partecipanti e di pubblico.

Alla prossima settimana per una nuova puntata di “TGS Story”!

Chiara e lo Staff TGS Journal

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[pictures © 2018 TGS Eurogroup / Arcangelo Piai]

 

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