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TGS Story: come prepararsi ad un viaggio TGS epico!

La rubrica “TGS Story” ci accompagnerà per tutta l’estate e ci farà ripercorrere oltre 50 anni di storia di TGS Eurogroup. La rubrica “TGS Story” ci accompagnerà per tutta l’estate e ci farà ripercorrere oltre 50 anni di storia di TGS Eurogroup. Anche oggi entriamo nel vivo della storia TGS attraverso i contributi di voi “tigiessini” (grazie Diego e Bruna!). E tu cosa aspetti? Sia che tu abbia partecipato alla vita associativa qualche anno fa o che tu ne faccia parte attiva tutt’ora, se hai qualche ricordo che vorresti condividere o anche solo un pensiero, un saluto o un augurio da affidare all’associazione TGS Eurogroup di oggi e di domani, invia una mail a blog@tgseurogroup.it con i testi, le immagini o i video che raccontano la tua esperienza associativa: li vedrai pubblicati presto tra le pagine di questa rubrica “TGS Story” o nell’album fotografico “TGS Story Picture Book” all’interno della pagina facebook ufficiale TGS Eurogroup.
La parola ora passa a Alessandra, Elena e Chiara che ci racconteranno che indicazioni venivano date ai nostri amati studenti prima del viaggio. Buona lettura!

Buongiorno a tutti i nostri lettori e alle nostre lettrici! 🙂

Siamo solo alle prime puntate di questa rubrica “TGS Story”, ma già sta richiamando l’attenzione di tante persone che, con un pizzico di nostalgia, condividono i loro ricordi e qualche aneddoto sulle loro avventure “tigiessine”.

Partire per l’estate TGS non è mai stato semplice: nell’articolo precedente (TGS Story: il viaggio avventuroso per giungere in Gran Bretagna“) ci siamo resi conto di come tutto ciò che noi oggi diamo per scontato, come prendere un volo aereo, negli anni ’70 era una sorta di miraggio. Quindi ci siamo posti la domanda: “Quali indicazioni alla partenza, venivano date ai nostri studenti lungo l’arco di questi decenni?” Abbiamo così scoperto alcune curiosità molto interessanti.

Il documento in questa immagine è il modulo per l’iscrizione di uno studente lavoratore, risalente alla fine degli anni ’70. Qualcuno potrebbe essere sorpreso, ma il nostro buon Don Dino Berti cercava di non trascurare nessun giovane e quindi, oltre ai gruppi di ragazzi e accompagnatori, si occupava anche di organizzare il viaggio e il soggiorno per ragazzi più grandi, tra i 18 e i 31 anni, che intendevano andare in Inghilterra come studenti-lavoratori.
Un po’ come faceva a metà ‘800 don Bosco, geniale precursore dell’istruzione professionale in Italia, che aveva redatto il primo contratto di apprendistato della storia. Un po’ come facciamo ancora noi oggi con i viaggi studio TGS Eurogroup, che prevedono sempre più spesso Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (Alternanza Scuola/Lavoro).
All’epoca (siamo nel 1977) Don Dino Berti aveva una persona di fiducia a Guildford che si occupava anche di trovare una occupazione sicura a tanti giovani presso alcuni alberghi di Londra. E’ curioso andare a leggere le indicazioni presenti sul foglio:

  • Procurarsi il tesserino dello Studente; essere muniti di Carta d’Identità/Passaporto, ecc;
  • Avere con sé il denaro necessario (ca 50 sterline) per le prime spese;
  • Procurarsi scarpe e calzoni neri, camicia bianca e farfallina nera.
  • Per il servizio in albergo, capelli corti e barba rasata

Da queste poche ma buone indicazioni, percepiamo subito un certo rigore per quanto concerne l’abbigliamento e la lunghezza della barba… mentre se pensiamo al giorno d’oggi, a meno di trovare un lavoro che richieda una certa “etichetta”, vince lo stile casual!

Gruppo TGS Eurogroup in visita a Stonehenge, UK, 1989 (foto: Archivio TGS Eurogroup)
Gruppo TGS Eurogroup in visita a Stonehenge, UK, 1989 (foto: Archivio TGS Eurogroup)

Negli anni successivi le indicazioni agli studenti si sono fatte sempre più tecniche: si cominciò a consigliare di portare un regalino per le famiglie ospitanti, perché la Host Family non fosse intesa come un albergo, ma come una seconda famiglia. Per aiutarci a capire il legame che è possibile instaurare con una famiglia ospitante inglese, ecco le parole affettuose di Diego De Cleva nei confronti di Mr & Mrs Delaney:

Gli inglesi, come è noto, forse aiutati dall’efficiente Royal Mail, conservano più di noi il gusto per la corrispondenza, ed i contatti con i Delaney sono sempre rimasti una piacevole costante per molti anni. Finché nell’autunno del 1999 i Delaney decisero di venire in Italia. Una telefonata una sera mi riportò il suono di una voce, e soprattutto risvegliò molti bei ricordi: Bill e Dianne erano in Toscana da amici. Riuscii a convincerli a venire fino a casa mia, l’accordo era di passare una notte da noi, avrei presentato loro Marta, mia moglie, e avremmo trascorso una bella serata a chiacchierare. Ma io e Marta riuscimmo a stregarli accompagnandoli in una visita serale a Venezia. Era la prima volta per loro e, incantati… decisero di restare per una settimana! I nostri contatti da allora si rafforzarono ancora, passammo una parte delle feste di Natale a Dorking: per me era una specie di tuffo nei bei ricordi TGS.

Diego De Cleva, Leader TGS Eurogroup

Più gli anni passavano, più diventava facile potersi muovere con l’aereo e quindi quante volte i nostri amati Leader, in aeroporto, hanno chiesto: “Hai la carta d’identità?” e l’ignaro studente rispondeva candidamente: “si”… non potendo sapere che sarebbe cominciato un interrogatorio su dove l’avesse posizionata e sul fatto che appena arrivati in Inghilterra, tutti i documenti indispensabili dovevano essere messi sottochiave! Ed ecco arrivare a tale proposito un simpatico aneddoto direttamente dal diario di bordo del gruppo TGS Guildford 2005: “A Londra la leader ha accompagnato Francesco (uno studente) al Consolato per consolare il ragazzo, privo di ogni identità e reputazione, dopo lo smarrimento del portafogli”. I Leader sono pronti a fronteggiare qualsiasi imprevisto con grande ironia!

Nei decenni si sono perfezionate sempre di più le raccomandazioni, ma in fondo l’idea di base è rimasta sempre quella: trasmettere agli studenti la voglia di scoprire una nuova cultura, di esserne parte come membro attivo. Quanti studenti si sono messi alla prova nelle cucine delle Host Families per potergli preparare “du spaghi all’amatriciana” o meglio ancora “alla carbonara”! Si narrano leggende in cui alcune intrepidi studentesse, ancora troppo felici di aver visto il musical “The Lion King” a Londra, confusero un ingrediente alquanto fondamentale: misero lo zucchero al posto del sale grosso… dopo essersi rese conto della tragedia che si stava per consumare, stoiche come poche, decisero di far buon viso a cattivo gioco e cenarono insieme a tutti con il sorriso sulle labbra… al sapor di zucchero!

Ecco la nostra mitica Bruna cosa ci racconta:

Alla partenza in aeroporto, all’epoca, si diceva agli studenti di non perdere la Carta d’Imbarco, visto che gli veniva consegnata a mano… Poi alcuni fortunelli venivano scelti per portare, all’interno del meraviglioso Zainetto TGS, alcune bottiglie di vino. In linea teorica, questi omaggi erano pensati per i nostri collaboratori inglesi, ma talvolta le istruzioni che venivano date si perdevano durante il volo e alcune Host Families si sono viste recapitare dei doni inaspettati ma graditissimi. I famosi spaghetti erano fondamentali per mangiare un po’ di “Italia” nel mese via da casa e tutti dovevano portare la stessa marca di pasta altrimenti…vi immaginate cucinare per 40 persone con 40 tempi di cottura diversi? Un incubo!

Bruna Rainaldi, Leader e Presidente TGS Eurogroup

Appuntamento la prossima settimana far riemergere nuovi ricordi di vita associativa grazie ad un insieme di aneddoti TGS imperdibili. Vi aspettiamo a braccia aperte!

Alessandra, Elena, Chiara e lo Staff TGS Journal

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