In tutto il mondo si ricorda oggi, 16 agosto, l’anniversario della nascita di San Giovanni Bosco. Oggi sono 208 anni! E nonostante l’età… Don Bosco è sempre attuale!
Ecco un bel articolo di approfondimento pubblicato da ANS Agenzia Info Salesiana: buona lettura!
Don Bosco, il Santo affascinante
Don Bosco è forse il santo più sorprendente e affascinante che la storia abbia mai conosciuto. Ogni santo reca in sé un carisma e un fascino particolari, ma in Don Bosco ritroviamo una perfetta straordinaria combinazione di qualità umane e divine. È sorprendente notare come un semplice, povero, semi-orfano contadino di Becchi, abbia potuto elevarsi a fondatore di una Congregazione gettando il seme per la nascita di un grande movimento, la famiglia salesiana, che annovera più di 400.000 membri in tutto il mondo. I suoi seguaci, i Salesiani di Don Bosco, oggi più di 14.000, sono presenti in 134 Paesi del mondo al servizio dei giovani più bisognosi.
Don Bosco è molto amato in tutto il mondo ed è una presenza magica, straordinaria tra i giovani. Ha trasformato la vita di milioni di ragazzi dando un senso alla loro esistenza. I Figli di Don Bosco sono impegnati in una grande varietà di attività (scuole, collegi, università, centri giovanili, scuole tecniche, parrocchie, centri di assistenza sociale, orfanotrofi, centri per bambini di strada, centri di emancipazione rurale, attività di sviluppo delle donne e così via) al servizio di migliaia di giovani in tutto il mondo, formandoli a essere buoni cittadini e buoni credenti.
In Don Bosco si è realizzato un compendio di virtù, abilità, talenti e grazia divina. Con la sua forza irresistibile riusciva a permeare il cuore di ogni persona che incontrava: era dotato di un carisma magnetico. Ogni pregio è personificato in Don Bosco. Riconoscere a questo santo straordinario le sue magnifiche qualità è il modo migliore per farne memoria.
Era prima di tutto un uomo di Dio, che, grazie alla sua profonda unione con il Signore, era in grado di veicolarne l’amore, la misericordia e la forza. Nonostante il suo lavoro frenetico, ha sempre mantenuto la sua vicinanza a Dio e ha fatto da tramite in modo tale che ognuno la sperimentasse e la sentisse accanto a sé.
Don Bosco era un apostolo zelante, che coglieva senza esitare ogni occasione per conquistare le anime a Dio, ovunque si trovasse: il suo unico desiderio era “Datemi le anime, togliete il resto”.
Era una persona amorevole, che ha saputo conquistare il cuore di migliaia di giovani. Ogni ragazzo che ha avuto la grazia di incontrarlo ha percepito in modo esclusivo per sé l’amore, le preoccupazioni e le cure che Don Bosco con la sua innata benevolenza ha saputo donargli.
Era un pedagogo, un maestro d’educazione che, attraverso il suo Sistema Preventivo di ragione, religione e amorevolezza, è riuscito a rendere il suo sistema educativo umano, spirituale, scientifico e integrale.
Era un predicatore meraviglioso e un oratore stimolante, che ben comprendeva il potere della comunicazione. La gente si accalcava per ascoltarlo, perché potevano avvertire la presenza di Dio in ogni parola che pronunciava.
Era un maestro di consigli, che sapeva come consolare, guidare e indirizzare tutti sulla via della verità e della santità.
Era uno psicologo, capace di indagare la mente e il cuore dei giovani e di individuarne i bisogni.
Don Bosco era uno scrittore prolifico, un giornalista che sapeva scrivere e comunicare efficacemente le sue idee, combattere le eresie e promuovere i valori cristiani attraverso la buona letteratura.
Don Bosco era un grande mistico e contemplativo: attingeva forza da Colui che era la sua unica ispirazione.
Era un operatore di miracoli. La Madonna, Maria Ausiliatrice, manifestò la sua speciale benevolenza in tutte le opere di Don Bosco. Ogni miracolo di Don Bosco aveva l’impronta della Madre benedetta ed egli ne ha operati numerosi.
Era un gran lavoratore, che operava senza sosta in maniera disinteressata, dedicandosi totalmente alla sua missione dall’alba al tramonto.
Era anche un meraviglioso musicista, straordinario cantante, capace di insegnare la musica facendone un mezzo per lodare Dio e un modo per impegnare i giovani in maniera festosa. La sua “orchestra” era molto apprezzata da persone di ogni estrazione sociale.
Era un giocoliere e un prestigiatore capace di attrarre i giovani e conquistarli per condurli a Dio.
Amava lo sport: era un atleta senza eguali che valorizzava le attività sportive come elemento essenziale del suo sistema educativo. Il gioco divenne un elemento indispensabile nel suo oratorio: ebbe un’intuizione geniale riguardo uno strumento strategico per conquistare e formare i giovani.
Aveva doti di raffinato diplomatico e statista, capace di cordialità con tutti i funzionari governativi e perfettamente in grado di rapportarsi alla burocrazia, rendendosi convincente e credibile.
Era un drammaturgo, ottimo divulgatore di teatro e arte allo scopo di formare le giovani menti comunicando il messaggio di Dio.
Aveva una personalità poliedrica e doti da meticoloso artigiano: era falegname, ciabattino, sarto, tipografo, capace di padroneggiare tutti i mestieri con umiltà. La sua opera è caratterizzata da un’instancabile attività di insegnamento, istruzione e formazione delle giovani menti nell’apprendimento di un mestiere che avrebbe permesso loro di fare carriera.
Era un assistente sociale, che sapeva come attivare i suoi ragazzi perché contribuissero a risolvere i bisogni della società fossero essi malattia, peste o povertà. Difendeva e lottava strenuamente per i diritti dei suoi ragazzi in tutti i luoghi in cui lavoravano e in tutte le istituzioni in cui erano inseriti.
Era un uomo semplice e povero: nacque povero, visse da povero e morì povero. La sua semplicità, la sua vita frugale e il suo amore per i derelitti non potranno mai essere dimenticati.
Era una persona profondamente ottimista: mai si è scoraggiato di fronte alle difficoltà. La sua fiducia nella Divina Provvidenza gli è sempre stata di sostegno in ogni situazione complessa.
Ed era abile nel procurare risorse, nel reperire fondi per costruire una nuova basilica, dar corso a una nuova opera o saldare i debiti prodotti. Sapeva come chiedere, supplicare e convincere le persone ad aiutarlo.
Don Giovanni Bosco, è senza dubbio un esempio affascinante che rende credibile e attraente un modello di vita cristiano ispirato ai valori di una profonda spiritualità. Il Santo continua a essere un’importante fonte di perenne ispirazione nel mantenere saldi i principi di una vita vissuta operando nel bene e al servizio degli altri, aprendo così l’umanità alla speranza di un mondo più giusto.
(fonte: ANS Agenzia Info Salesiana)
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