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Il Premio Sakharov per la libertà di pensiero al coraggioso popolo ucraino

Ad un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, anche l’Italia offre il proprio tributo al popolo ucraino per la valorosa resistenza e il coraggio dimostrato nella difesa dei valori democratici.

Oggi, 24 febbraio 2023, ricorre il primo anniversario dell’aggressione contro l’Ucraina della Federazione russa. Questa data assume un forte significato simbolico, poiché il popolo ucraino ha dimostrato una capacità incredibile di resistenza e risposta ad un’invasione ingiustificata, violenta e non provocata. Infatti, l’esercito russo e le loro forze armate per procura – come il gruppo di mercenari «Wagner» – hanno ripetutamente commesso esecuzioni sommarie, violenze sessuali, torture o veri e propri massacri, prendendo di mira i civili residenti in alcune città (come e Bucha, Irpin, Izium e Lyman), oppure edifici pubblici (come l’attacco al teatro di
Mariupol), provocando migliaia di vittime.
Lo scorso dicembre anche il Parlamento europeo ha formalmente riconosciuto gli sforzi eccezionali compiuti dal popolo ucraino, dedicandogli il Premio Andrej Sakharov per la libertà di pensiero.
Per ricordare e riflettere sul primo anno di guerra in Ucraina, oggi venerdì 24 febbraio si tiene l’evento «Il Premio Sakharov per la libertà di pensiero al coraggioso popolo ucraino». L’incontro è aperto al pubblico e si svolgerà dalle ore 18.00 alle ore 19.45, presso il Centro Internazionale di Brera (Via Formentini 10, Milano).
Al termine, i partecipanti potranno unirsi al raduno in solidarietà con l’Ucraina, in Piazza Duomo alle ore 20.00.
L’evento è organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo a Milano, in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione europea e il Consolato generale ucraino a Milano, e le redazioni de Linkiesta e della sua sezione in lingua ucraina Slava Evropi.

Il Premio Sakharov per la libertà di pensiero

Il Premio Sakharov per la libertà di pensiero è stato istituito nel 1988 per premiare ogni anno persone o organizzazioni che si sono distinte nella difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Il premio è intitolato ad Andrej Sakharov, fisico nucleare sovietico, dissidente e attivista per i diritti umani (premio Nobel per la pace nel 1975).
La nomina dei candidati avviene ogni anno da parte dei gruppi politici o dei deputati del Parlamento, che selezionano i finalisti mediante un voto congiunto della commissione per gli affari esteri, della commissione per lo sviluppo e della sottocommissione per i diritti dell’uomo.

[Photo by Daria Volkova on Unsplash]

[fonte: Parlamento Europeo – Ufficio in Italia]

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