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Detourism: sulle tracce di Marco Polo

“Detourism: La newsletter di Venezia”, la newsletter dell’Ufficio Turismo del Comune di Venezia, oggi ci invita a scoprire le tracce di Marco Polo a Venezia! Buona lettura!

A Venezia, sette secoli dopo la sua morte (nel gennaio del 1324), c’è ancora qualche traccia del leggendario Marco Polo, uno degli esploratori più noti di tutti i tempi, che arrivò fino in Cina, da lui chiamata Chatai, percorrendo la Via della Seta. Ecco un mini tour per andare alla scoperta della Venezia di Marco Polo.

  • Non lontano dalla Chiesa di San Giovanni Grisostomo e da Rialto, lì dove ora c’è il Teatro Malibran, sorgeva un tempo la duecentesca casa della famiglia Polo, distrutta da un incendio sul finire del Cinquecento. Con i lavori di restauro del teatro (nel 1998), numerosi reperti archeologici rinvenuti nelle fondamenta testimoniano che la casa fu eretta esattamente sotto le mura del Malibran. Una piccola porzione delle abitazioni di quest’antica area di Venezia si è conservata com’era all’epoca di Marco Polo, ed è visibile transitando sotto gli archi che introducono nella Corte seconda del Milion, così chiamata in ricordo dell’omonimo reportage con cui Marco Polo documentò i suoi viaggi in Oriente, uno dei libri più diffusi e tradotti al mondo. Oggi sulla facciata posteriore del Malibran, una targa ricorda che “Qui furono le case di Marco Polo che viaggiò le più lontane regioni dell’Asia e le descrisse”.
  • Presso la Biblioteca Nazionale Marciana, in Piazzetta San Marco, è conservato il testamento del mercante viaggiatore veneziano, un preziosissimo manoscritto su pergamena di pecora, risalente al 1324. Ma tra i cimeli più noti della Biblioteca c’è anche il Mappamondo disegnato dal camaldolese Fra Mauro attorno al 1450. Come fonti per la rappresentazione del mondo, il frate utilizzò carte e racconti di viaggiatori e navigatori e proprio al Milione fece riferimento per tracciare le terre dell’Asia.
  • Di Marco Polo non è pervenuta ai giorni nostri nessuna immagine che possa considerarsi fedele. Tuttavia, tra i reperti antichi, rari e preziosi delle collezioni del Museo Correr esiste una scultura in legno, di manifattura cinese, copia ottocentesca della statua del celebre viaggiatore veneziano venerata nel Tempio dei Cinquecento Dei di Canton, in Cina. Un busto ottocentesco di Marco Polo si può ammirare nell’atrio di palazzo Loredan, sede storica dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, che accoglie il Pantheon Veneto, una collezione di busti e medaglioni marmorei rappresentanti i grandi, veneziani e non, dei tempi antichi fino al XVIII secolo.

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Looking for Marco Polo

Seven centuries after Marco Polo’s death, in January 1324, you can still take a walk around Venice looking for traces of the legendary merchant and explorer who travelled to China along the Silk Road.

  • Not far from the Church of San Giovanni Grisostomo and from Rialto, where there is now the Malibran Theatre, once stood the thirteenth-century house of the Polo family, which burned down in the late sixteenth century. The theatre was later inaugurated in 1678. During its restoration (in 1998), archaeologists found many important objects belonged to the Polo family, that testify that the house was erected exactly under the walls of the Malibran. A small portion of the houses in this ancient area of Venice has been preserved as it was at the time of Marco Polo, and you can see it passing under the arches that lead into the Corte seconda del Milion, a courtyard that take its name from Polo’s travel book, Il Milione, one of the world’s first bestsellers. In the English-speaking world, the book is often known as the Travels of Marco Polo. On the rear facade of the Malibran, a plaque recalls that “Here were the houses of Marco Polo who traveled to the most distant regions of Asia and described them”.
  • The Marciana National Library, in Piazzetta San Marco, holds the testament of the world-famous explorer, a manuscript on sheep parchment dated 1323, according to the calendar then in force in the Serenissima Republic (i.e. 1324). But among the most precious memorabilia of the Library there is also the famous Map of the World created by the Camaldolese monk Fra Mauro around 1450. Considered the greatest medieval map in the world, the Fra Mauro features over 3,000 inscriptions drawn from the voyaging and discoveries of Marco Polo.
  • Unfortunately, we don’t have any faithful portrait of Marco Polo. However, among the ancient, rare and precious finds of the Correr Museum collections there is a Chinese-made wooden sculpture, a nineteenth-century copy of the statue of the famous Venetian traveller revered in the Temple of the sixteenth century Gods of Canton, China.
  • A nineteenth-century bust of Marco Polo can be admired in the atrium of Palazzo Loredan, nowadays Institute of Science, Literature and Arts, which houses the Veneto Pantheon, a bust collection including the most important characters of Venice, from ancient times to the eighteenth century.

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[fonte: La newsletter di Venezia, n. 05/2020 del 31.01.2020]
[immagine: Wolfgang Moroder, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons]


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