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TGS Summer 2022 – Diario del 23.07

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Bentrovati fra le pagine di questo blog! Terminate le fatiche scolastiche, oggi il programma prevede una intera giornata di gita a Dublino, città che i nostri ragazzi hanno già iniziato a conoscere la scorsa settimana e che oggi rivedranno con un nuovo programma ricco di idee e opportunità. La protagonista della mattinata sarà la cattedrale della città che è dedicata a San Patrizio, Santo Patrono dell’Irlanda. Il luogo dove è stata costruita questa imponente chiesa è importante perché si trova non lontano dal famoso pozzo che Patrizio utilizzava nel 450 d.C. per battezzare gli irlandesi che si convertivano al cristianesimo. In origine si costruì solo di una piccola chiesetta in legno per ricordare il Santo. Una informazione che forse non tutti sanno è che San Patrizio non è d’origine irlandese, bensì la sua famiglia era scozzese e faceva parte del gruppo dei romani stanziati in Scozia. Arrivò in Irlanda da giovane a opera dei pirati che lo vendettero come schiavo ad un re locale per il quale il giovane Patrizio fece il pastore per 6 anni fino a quando riuscì a fuggire. Quegli anni spesi in mezzo alla natura lo portarono a credere fermamente in Cristo  e a decidere di diventare sacerdote in Francia per poi tornare in Irlanda per convertire i popoli locali. La sua opera fu così importante che in suo onore furono costruite oltre 60 chiese, la più importante delle quali è proprio la St. Patrick’s Cathedral a Dublino. Patrizio divenne presto un eroe nazionale oltre che patrono d’Irlanda. Nel giro di pochi decenni San Patrizio aveva portato a termine il suo progetto e la quasi totalità degli Scoti si era convertita. E la sua eredità sopravvisse. Entro la fine del V° secolo, infatti, l’Irlanda è diventò una terra cristiana.

La cattedrale come la vediamo noi oggi, ha iniziato ad essere voluta a partire dal 1191 per poi venire costruita, ampliata, ristrutturata nei secoli successivi e a vivere alterne vicende a seconda dei periodi storici che l’Isola Verde ha vissuto anche in seguito alla Riforma inglese del 1536 e ai vari passaggi di gestione per essere, definitivamente restituita alla Chiesa Anglicana nel 1690. Nel XVIII° secolo la cattedrale conobbe uno dei suoi periodi di massimo splendore, tra le figure di più importanti dell’epoca c’è quella di Jonathan Swift che qui fu decano dal 1713 al 1745 ed oggi è sepolto proprio nella cattedrale. I ragazzi quindi avranno la possibilità di vedere un luogo fra i più importanti della nazione e si porteranno via dei bei ricordi di questa visita, dove verranno illustrate la storia e gli aneddoti più importanti di questo luogo.

Finita la visita sarà ora di fermarsi un po’ per il pranzo ma per alcuni studenti arriva un momento un po’ particolare: le fatiche dello studio, infatti, non sono terminate per tutti. Un gruppo di 5 ragazzi sarà alle prese questo pomeriggio con l’esame scritto istituzionale per il conseguimento della certificazione Cambridge English PET o FCE presso l’Exam Centre di Dublino, dove gli stessi studenti sono già stati giovedì per la parte orale dell’esame. Quindi un grande in bocca al lupo a loro e incrociamo tutti le dita!

E il pomeriggio cosa riserva per il resto del gruppo? Il team di leader ha pensato per loro ad una visita alla Custom House che altro non è che la sede della dogana del poto di Dublino, uno splendido edificio neoclassico sulle rive del fiume Liffey. Oggi questo edificio è la sede de Ministero dell’Ambiente. È previsto anche del tempo per girare fra le strade della città per compare qualche ricordo e chissà, magari qualche regalino per chi è rimasto  casa a leggere le avventure dei nostri ragazzi dalle pagine del TGS Journal. Tutto quanto vedranno e ammireranno rimarrà a lungo nei loro ricordi e tutte le belle foto che stanno facendo, nonché i selfie divertenti,  aiuteranno poi a rinfrescare i ricordi di questa esperienza che sta, purtroppo, giungendo al termine.

E la serata di questo sabato irlandese sarà proprio dedicata a stare assieme e a riprendere in mano queste due settimane per coglierne i messaggi più importanti da condividere per farne tesoro. Quindi è tutto finito? No, perché un viaggio dura per sempre (“the journey never ends”) e in più… una esperienza di crescita con il TGS, vi assicuro per esperienza, continuerà a dare i suoi germogli e i suoi frutti per gli anni a venire.

Manuela e lo Staff TGS Journal

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