Si è concluso “Youth4Climate: Driving Ambition”, il primo incontro riservato a giovani di tutto il mondo, tenutosi a Milano dal 28 al 30 settembre 2021 (leggi il precedente post: “Youth4Climate: aperte le candidature!”).
I 400 giovani provenienti da tutto il mondo hanno affrontato le principali urgenze e priorità dell’azione per il clima lavorando intorno a quattro temi, corrispondenti ad altrettanti gruppi di lavoro guidato da due persone ciascuno, un rappresentante dei giovani e un esperto senior delle organizzazioni internazionali. Ecco nel dettaglio i quattro temi affrontati.
1) Ambizione climatica
Come favorire la partecipazione dei giovani nei processi decisionali, ai fini di contribuire all’aumento dell’ambizione climatica, ovvero mettere in atto azioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Sotto-temi: dimensione: locale, nazionale e multilaterale.
2) Ripresa sostenibile
Come coniugare la ripresa economica dalla pandemia con l’attuazione degli obiettivi dall’Accordo di Parigi.
Sotto-temi: transizione energetica e green jobs, orientamento dei flussi finanziari, soluzioni basate sulla natura, adattamento e resilienza e turismo sostenibile.
3) Coinvolgimento degli attori non statali
Il ruolo svolto dagli attori non-governativi nella lotta al cambiamento climatico e nei settori che hanno un impatto nella vita quotidiana dei giovani.
Sotto-temi: sistemi alimentari, imprenditoria giovanile, sport, moda e arte.
4) Una società più consapevole delle sfide climatiche
Come costruire una società più consapevole delle sfide climatiche.
Sotto-temi: riconoscimento del ruolo svolto dalle comunità locali e dalle popolazioni indigene; educazione ambientale – con riferimento anche al lavoro svolto dall’Action for Climate Empowerment dell’UNFCCC, in riferimento all’articolo 6 della Convenzione e all’articolo 12 dell’Accordo di Parigi; sensibilizzazione pubblica e comunicazione scientifica.
Negli mesi precedenti l’evento ai giovani partecipanti all’incontro di Milano sono state offerte opportunità di approfondimento online sulla piattaforma dell‘UNDP SparkBlue, anche grazie alla collaborazione con i Regional Collaboration Centers (RCC) dell’UNFCCC. I numerosi incontri virtuali sono stati organizzati tenendo conto delle aree geografiche e dei temi in agenda.
L’agenda dei lavori di “Youth4Climate: Driving Ambition” ha previsto il primo giorno l’inaugurazione con gli interventi istituzionali e l’avvio del lavoro dei gruppi. La mattina del secondo giorno sono proseguiti i lavori dei gruppi e nel pomeriggio si è tenuta la sessione plenaria per la condivisone dei risultati raggiunti e l’adozione del documento finale. Il terzo giorno si è aperto con gli interventi istituzionali del governo italiano e delle Nazioni Unite cui ha fatto seguito il dibattito tra i giovani e i ministri partecipanti alla PreCop26.
La giornata finale del 30 settembre a Milano ha visto la conclusione dei lavori di #Youth4Climate alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
I circa 400 giovani arrivati in Italia da tutto il mondo hanno potuto presentare le loro proposte al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al premier inglese Boris Johnson, al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolanii, al presidente della Cop26 Alok Sharma e ai ministri dell’ambiente di più di 40 Paesi in rappresentanza della comunità internazionale che tra un mese, a Glasgow, avrà il compito di portare a casa un accordo determinante per la lotta ai cambiamenti climatici.
Momenti emozionanti, durante i quali i quattro co-chair dei giovani, Nisreen Elsaim ( Sudan), Ernest Gibson (Fiji), Nathan Metenier (Francia) e Sophia Kianni (USA) hanno illustrato i punti principali delle richieste degli under 30.
L’auspicio è che lo Youth4Climate diventi un evento stabile, affinché il dialogo intergenerazionale non si interrompa più. Ridurre le diseguaglianze, coinvolgere i giovani nei processi decisionali, favorire un programma di aiuti pubblico-privato, tra le proposte emerse.
“La vostra generazione – ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi rivolgendosi ai ragazzi – è la più minacciata dai cambiamenti climatici. Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento. La transizione ecologica non è una scelta, è una necessità. Abbiamo solo due possibilità. O affrontiamo adesso i costi di questa transizione, o agiamo dopo – il che vorrebbe dire pagare il prezzo molto più alto di un disastro climatico”.
“Siamo consapevoli – ha sottolineato il primo ministro – che dobbiamo fare di più, molto di più. Questo sarà l’obiettivo del Vertice a Roma che si terrà alla fine di ottobre. A livello di G20, vogliamo prendere un impegno per quanto riguarda l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi. E vogliamo sviluppare strategie di lungo periodo che siano coerenti con questo obiettivo”.
Ora gli occhi sono puntati sulla PreCop26, sempre a Milano dal 30 settembre al 2 ottobre. I ministri riuniti a Milano dovranno creare le premesse per una COP26 che a Glasgow dovrà rafforzare gli impegni sul clima.
[fonte: Ministero dell’Ambiente]
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