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Volontariato patrimonio immateriale dell’umanità: ecco la candidatura!

Volontariato bene immateriale Unesco: la proposta è stata lanciata lo scorso 30 aprile 2021 in occasione della Cerimonia di chiusura di Padova Capitale Europea del volontariato. L’annuncio di Emanuele Alecci, Presidente Padova capitale europea del volontariato, nel ricordo delle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il 7 febbraio 2020 apriva solennemente l’anno che ha visto Padova Capitale Europea del Volontariato: “Il volontariato è una energia irrinunziabile della società” (vedi precedente post: “Padova Capitale Europea del Volontariato 2020 highlights: l’intervento del Presidente della Repubblica”). Un anno difficile caratterizzato dalla pandemia, in cui il volontariato si è confermato il motore autentico e vero della società. “Senza il volontariato non si sarebbe potuto far fronte al Covid”.

Come ultimo atto ufficiale Padova Capitale Europea del Volontariato si è costituita dunque come Comitato Promotore di questa iniziativa.

“Questa proposta poggia su solide motivazioni. Il volontariato è un elemento di crescita morale e civile di ogni Nazione. E’ un bene prezioso, un capitale e un patrimonio che dobbiamo proteggere e sostenere. Per questo è necessario che il volontariato ottenga il riconoscimento Unesco quale bene immateriale. Questa candidatura vuole avere l’appoggio e il sostegno di tutte le forze attive in Italia a partire dal mondo istituzionale, politico, accademico e culturale. Perché soltanto correndo tutti insieme si potrà raggiungere questo importante risultato”,  spiega Emanuele Alecci.

La candidatura transnazionale del Volontariato a bene immateriale dell’Umanità UNESCO. è stata presentata ufficialmente ieri, 16 giugno 2021, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica a Roma.

Sono 6,3 milioni i volontari attivi in Italia di cui 4,14 operativi in organizzazioni strutturati, una forza incredibile e motore autentico della nostra società. Una rete sociale animata da un volontariato esteso indispensabile per costruire quel cambiamento nelle priorità del nostro vivere civile per non farci trovare impreparati di fronte alle nuove domande sociali e per garantire la qualità della nostra democrazia sempre più bisognosa di un’educazione al bene comune.

“Questa candidatura che parte dal nostro Paese vuole essere innanzitutto l’occasione per avviare una grande campagna di promozione del volontariato in tutta Italia. In questo doloroso periodo di pandemia abbiamo capito ancora una volta l’importanza del volontariato. Proprio per questo riteniamo importante promuovere ancora di più i valori e la pratica del volontariato gratuito e disinteressato. La candidatura sarà transazionale e da subito continueremo ad avviare collaborazioni con le grandi reti europee di volontariato al fine di avviare congiuntamente la candidatura all’Unesco. Sarà compito di ogni Paese lavorare su un dossier che risponda al formulario previsto per le candidature immateriali all’Unesco. Il materiale predisposto da ogni Paese diverrà un unico documento che sarà consegnato all’Unesco a sostegno di questa simbolica, ma quanto mai attuale candidatura. Un lavoro che avrà bisogno di almeno 12 mesi di iniziative e di impegno per il Comitato Promotore e per quanti vorranno aiutarci in questa avventura”, continua Emanuele Alecci.

Come ricorda il Vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato in occasione della sua adesione al Comitato: «Con la presente intendo aderire al Comitato per il riconoscimento del volontariato come patrimonio immateriale dell’Unesco. Le persone che lo incarnano e le attività che esse svolgono portano in sé e fanno vivere principi fra i più essenziali per la convivenza e la collaborazione delle tante diversità che dovranno vivere insieme nel mondo che ci aspetta: il principio di solidarietà, nutrito dalla forte sensibilità per l’interesse altrui e la ricerca, su questa base, del bene comune. Ne abbiamo tutti bisogno».

I membri del comitato promotore:

Giuliano Amato – Vicepresidente Corte Costituzionale,
Emanuele Alecci – Presidente Padova capitale europea del volontariato,
Riccardo Bonacina – Fondatore rivista Vita,
Gherardo Colombo – Presidente Garzanti Libri,
Marco Tarquinio – Direttore Avvenire,
Luciano Fontana – Direttore Corriere della Sera,
Andrea Carandini – Presidente FAI,
Salvatore Veca – Comitato Garanti del FAI,
Paolo Iabichino – Fondatore Osservatorio Civic Brands, Ipsos Italia,
Ferruccio De Bortoli – Giornalista, Presidente VIDAS,
Massimo Cacciari – Filosofo, editorialista,
Fabrizio Pregliasco – Presidente ANPAS,
Cristina De Luca – Vice Presidente Fondazione Italia Sociale,
Antonino La Spina – Presidente nazionale UNPLI,
Paola Capoleva – Presidente CSV Lazio,
Francesco Rocca – Presidente Croce Rossa Italiana,
Giuseppe Lumia – Associazione Luciano Tavazza,
Carmelo Lo Bello – Associazione Medici in Strada,
Patrizia Zantedeschi – Centro Veneto Progetti Donna,
Edoardo Caprino – Giornalista,
Stefano Arduini – Direttore rivista Vita,
Niccolò Gennaro – Direttore CSV Padova e Rovigo

Lo Staff del TGS Journal

[fonti: Redattore Sociale, Vita]
[immagine: Padova Capitale Europea del Volontariato]

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