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TGS Stories presenta: Alessandra!

Benvenuta “TGS Stories”, la rubrica che racconta come il progetto di vita di tanti soci TGS di ieri e di oggi sia stato profondamente toccato dall’esperienza associativa vissuta con TGS Eurogroup, attraverso le loro testimonianze. Oggi è il turno di Alessandra! Nata e cresciuta a Vicenza, dove vive tuttora, negli anni ’90 è stata studentessa a Caterham e Guildford e poi Leader TGS Eurogroup negli anni 2000 tra Caterham, Tunbridge Wells e la sua amata Guildford. Negli ultimi anni è tornata a Guildford in qualità di Trainer, da molti anni è Volontaria della Su e Zo e l’anno scorso si è pure cimentata con la Su e Zo per il Veneto. Ha prestato servizio all’interno del Consiglio Direttivo dell’associazione a lungo e ancora oggi collabora con continuità nei gruppi di lavoro comunicazione e formazione. Oggi lavora negli uffici di direzione di un istituto bancario. Ecco la sua testimonianza!

Ci siamo conosciuti quando frequentavo la scuola superiore. Avevo il desiderio di trascorrere una vacanza studio in Inghilterra, dove parlavano l’inglese, quella lingua che sin dalle scuole elementari era stata una mia grande passione. Nei primi anni 90, l’esposizione alle lingue straniere era probabilmente materia più complessa di quanto non lo sia ai nostri giorni, in considerazione degli input, a volte anche scontati, che la tecnologia ci ha abituati a rendere ora quotidiani.

Era di certo un’emozione avvicinarmi a coloro che parlavano l’inglese tutti i giorni. I miei precedenti contatti erano stati solo corrispondenza cartacea, attraverso Pen Pal, un servizio cui ti iscrivevi, raccoglieva nominativi ed indirizzi di persone interessate a scriversi da tutto il mondo in lingue svariate e metteva in contatto gli interessati in considerazione delle loro attitudini ed interessi. Poi c’era un amico di famiglia, comandante di una compagnia aerea, ed era suo il compito, quelle poche volte in cui durante l’anno ci veniva a trovare, di portarmi gli opuscoli in lingua inglese distribuiti in aeroporto e regalarmi dei libri per bimbi acquistati di solito, però, negli Stati Uniti… lo attendevo sempre con trepidazione. Queste erano le emozioni con le quali mi avvicinavo al mio sogno di raggiungere l’Inghilterra. Volevo imparare bene la lingua, “volevo parlare come parlano loro”, questo era il mio desiderio. Poi c’era da considerare l’insieme di attenzioni che i miei genitori avrebbero gradito che il gruppo con cui sarei partita – da sola e lontana per la prima volta –  avesse ben chiaro. In qualche modo, il nostro percorso si è intrecciato alla storia TGS. E… ne facciamo ancora parte!

Sono partita studente per Caterham, poi Guildford, poi Guildford ancora. Poi è iniziata l’università, ho preferito le sessioni d’esame alla proposta di accompagnare gli studenti in Inghilterra (ero piuttosto determinata sui tempi che avrebbero scandito la mia presenza universitaria…e così, luglio era strettamente riservato agli esami, agosto – a quei tempi c’era pure un gruppo di studenti TGS che partiva ad agosto – era per me un momento di riposo ed un iniziare a prepararmi per la sessione d’esame di settembre). Con il termine dell’università che si avvicinava, ho rispolverato la proposta leader e … ho iniziato. Un primo momento di formazione, alcune esperienze di prima attività leader, in contemporanea il mio ingresso nel Direttivo, la progettazione delle estati, la preparazione e la presentazione delle sessioni di formazione ai nuovi leader, le trasferte con il Direttivo in Inghilterra per le valutazioni di fine estate e la prima pianificazione dell’anno successivo con i collaboratori locali, la negoziazione con persone straniere. A breve distanza, l’inizio del mio attuale lavoro che ha comportato l’incompatibilità con un mese di permanenza all’estero con i gruppi, ma non l’impossibilità. E così, complice chissà quale piano dall’alto e molta passione per queste esperienze, nonché per la lingua inglese, sono riuscita nuovamente a conciliare ferie dall’ufficio ed un periodo, pur ridotto, di attività leader in UK con i gruppi. Sembrava tutto. Ed invece no. I tempi cambiano ed anche la richiesta TGS va evolvendosi e così mi ritrovo ad accordare nuovamente lavoro, ferie estive e un nuovo ruolo, quello del trainer, direttamente in UK, con ancora la possibilità di coadiuvare i leader ad al contempo operare con i collaboratori inglesi. Fantastico. Studente, leader, Direttivo, formazione, trainer, collaborazione per la Su e Zo per i Ponti, anche qui con una discreta carriera… da freccia, a distributrice di merendine, a dispensatrice di te e bevande, al chiostro per la vendita dei biglietti, alla gestione della consegna a Venezia dei biglietti acquistati on line (pensa come sono cambiate le esigenze ed i tempi)… vogliamo parlare del Blog TGS? Ancora ricordo quell’estate in cui abbiamo deciso di dare vita al Diario di Bordo on line, e rammento anche la telefonata con cui abbiamo pianificato l’attività. Sembrava impossibile riuscire a cucire un mese di racconti con frequenza giornaliera, scrivendo, pubblicando, coordinando i contributi dal vivo provenienti dall’estate in UK anche via SMS (Whatsapp è seguito nel tempo) ed attendendo l’invio delle testimonianze fotografiche via mail.

Ebbene sì, quanto tempo è passato. Queste esperienze sono sempre forti e vive dentro di me. Mi hanno insegnato un modo di essere, di interagire con gli altri, hanno rappresentato e rappresentano il mondo delle mie amicizie e dei miei affetti. Non credo che sarei Alessandra che sono senza TGS Eurogroup. Banale, certo; tutte le esperienze ci formano e ci fanno diventare qualcuno. Ma sono fortemente convinta che molti aspetti innati del mio modo di essere non avrebbero trovato espressione così completa senza TGS Eurogroup. Ho acquisito un modus operandi che applico nella vita di tutti i giorni, che mi aiuta nel mondo del lavoro, che mi ha supportato nel coordinare gruppi di lavoro, prefiggendo obiettivi ed al contempo avendo la prospettiva e la pianificazione delle attività nel rispetto delle esigenze, della diversità tra le persone e delle necessità. Volevo solo imparare l’inglese e fare mie le espressioni dei madrelingua: ho imparato ad ascoltare ed a percepire come le diverse sfumature con cui le persone ti parlano e si atteggiano portano con sé altrettante parole, qualsiasi ambito, anche culturale, cui questo si riferisca. Mi sono allenata per gestire le situazioni di conflitto/tensione, di interazione di “vita con il mondo”… potete immaginare che cosa significhi abitare per una media di 20 giorni in una casa inglese con altri leader che hai incontrato una manciata di volte, condividere senza tregua attività, decisioni, spazi, tempi, stanze, cibo, respiri se … non riesci a trovare una modalità per far regnare un equilibrio? Aggiungete l’inevitabile stanchezza emotiva e fisica che l’esperienza leader porta con sé ed avrete frequentato una palestra altamente formativa per la vita o se volete, per le relazioni nel mondo del lavoro e della società più in generale. Probabilmente, al termine della sola università, non avrei avuto con me un bagaglio di skills e competenze trasversali se non complete, almeno così allenate!

Non mi fossi appassionata all’offerta TGS nel corso della mia prima frequentazione da studente, avrei potuto visitare l’Inghilterra e conoscerne la cultura in modalità alternativa, maturando comunque esperienza. Di certo però, la formazione a 360° cui l’Associazione mi ha esposta, pur garantendo situazioni controllate e sicure, sarebbe stata difficilmente eguagliabile. Nel mio percorso TGS ho incontrato giovani, leader, formatori, salesiani, collaboratori inglesi, insegnanti, famiglie, studenti, coordinatori di collaboratori inglesi, simpatizzanti italiani e stranieri dell’Associazione, alcuni mai più rivisti, alcuni sentiti, alcuni ancora presenti nella mia vita e attraverso loro ho imparato il valore della diversità.

L’esperienza TGS mi ha insegnato a saper accogliere, nell’accezione amplia del termine, ed a trovare un modo per dire grazie per le cortesie, pur gratuite, che le persone mi riservano. Ho imparato ad essere sensibile alle piccole attenzioni che ti fanno stare bene quando qualcuno, anche semplicemente ti accoglie a casa, perché sono le attenzioni che ho apprezzato quando in punta dei piedi sono entrata nell’abitazione di persone di una diversa cultura che hanno fatto del loro meglio per farmi sentire bene. Cerco, nella vita di tutti i giorni, di restituire questi comfort – con un sorriso – a coloro che incontro nel mio percorso, perché ho provato quanto questo faccia bene.

Le persone attorno a me hanno imparato a conoscermi per le mie esperienze TGS. La mia casa parla di UK, il mio servizio di piatti inglesi che per ovvie ragioni non ho potuto trasportare in valigia, ma che ho acquistato sul sito inglese; le mug acquistate in loco, di anno in anno; la mia teiera preferita, quella stessa della signora ospitante in UK e che mi fa ripensare alle nostre conversazioni, mentre mi ospitava nel suo salotto British; la mia ricetta dell’apple crumble, quella che faceva la Host Lady nel mio secondo anno di permanenza a Guildford quale studente e che ho fatto conoscere alla mia famiglia in Italia; gli scones, con la ricetta della Mamy inglese più frequentata dai leader TGS e che rappresentano sempre un dolcino apprezzato da condividere alle riunioni con gli amici… e con questo, alcuni appuntamenti con gli amici italiani, non solo TGS, per un afternoon tea o per una fetta di Victoria Sponge Cake, in ricordo delle Tea Room dove alcune volte abbiamo cercato ristoro terminati gli impegni ufficiali con il gruppo (sì, lo confesso, mi sono anche attrezzata di alcune “pinte”).

Al di là di quanto vi ho raccontato, vi svelo che da alcuni anni sono solo un’appassionata Amica TGS Eurogroup. Ho tolto le vesti del Direttivo, ho ridotto le occasioni di trasferta in UK con i gruppi, di fondo, in relazione agli impegni lavorativi e del diventare grandi (!), e collaboro con meno frequenza, pur con profonda passione, con l’Associazione. Ho raggiunto un’indipendenza linguistica sulla lingua inglese ed una età sufficienti per permettermi di procedere in autonomia, eppure… non riesco ad immaginarmi senza TGS.

Alessandra


Grazie di cuore Alessandra per questa preziosa testimonianza di vita!
E tu? Leggendo questo post ti sono tornati alla memoria alcuni momenti importanti della tua personale esperienza TGS Eurogroup e vuoi condividerli? Dai il tuo personale contributo alle TGS Stories: i
nvia una mail a blog@tgseurogroup.it con il racconto della tua esperienza: lo vedrai presto pubblicato tra le pagine di questo blog!

Lo Staff TGS Journal

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