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TGS Stories presenta: Cristina!

Ritorna “TGS Stories”, la rubrica che racconta come il progetto di vita di tanti soci TGS di ieri e di oggi sia stato profondamente toccato dall’esperienza associativa vissuta con TGS Eurogroup, attraverso le loro testimonianze.
Oggi è il turno di Cristina! Nata e cresciuta a Valdagno (Vicenza), dove tutt’ora risiede, vanta una carriera di tutto rispetto all’interno dell’associazione, iniziata come tanti da studente, nel 1983, e proseguita come Leader dall’anno successivo al 1994. E’ presente in Consiglio Direttivo ininterrottamente dal 1986 al 1995 e poi di nuovo dal 2001 al 2006. Oggi è dirigente scolastico presso i Licei di Valdagno, ma il suo cuore rimane “tigiessino”!
Ecco la sua testimonianza!

Beh, prova tu a uscire dal Liceo Classico, quello del vecchissimo ordinamento, aver studiato francese alle medie e solo al primo biennio del Liceo e decidere di fare lingue a Padova negli anni in cui non più del 10% degli studenti passava gli scritti di inglese, per scelta politica interna.
Prova tu a scoprire che ci sono decine di ore di frequenza settimanali con questi tizi che parlano sempre in inglese, a no a volte anche American English, e… tu che sei una fanatica degli appunti da sempre… torni nella tua stanzetta affittata dalla signora Ida in Via Zabarella con i seguenti appunti per ogni lezione: data, qualche parola che a questi tizi è scappato di scrivere alla lavagna… fine.
Che fai? Nell’ordine: prima ti disperi, poi piangi, poi decidi che hai sbagliato tutto, poi adotti il “metodo Vinavil” del famigerato prof. Giacobelli (aka: ti incolli alla sedia con grammatiche, dizionari monolingue… beh prima il bilingue… e ti smazzi centinaia di pagine, di esercizi, di correttori), poi inizi ad aprire The Oxford Anthology of English Literature volume II (beh, però mica male sto Wordsworth…) e piano piano… … decidi che una permanenza in Inghilterra sarebbe utile…

Colpo di fortuna… una amica va in Inghilterra con TGS Eurogroup. E che è? E’ un’associazione… bla bla bla… garanzia per i genitori… bla bla bla… Beh, ma sono troppo grande per associazioni di sto tipo… Ma no… ci sono anche universitari… Eh ma è molto cara… Eh… ma vuoi mettere le garanzie, la serietà, la qualità dei corsi, vivere in famiglia, parlare inglese, vivere la quotidianità, la cultura… Mamma e papà insistono… Vabbè, si va!
Faccio tre esami a giugno/luglio. E poi… si parte per Guildford!

Primo colpo di fortuna: la mia compagna di stanza… non parte… sono da sola a casa dell’anziana Mrs Bidwell in Guildford Park Road. Evvaiiii! Che botta di vita! Iniziamo bene…
Test iniziale a scuola: finisco nel corso 2… dopo una settimana mi passano al corso 1, top, assolutamente immeritatamente, ma la grammatica la conosco bene (Vinavil!!!)…
Vabbè dai… sta Inghilterra mi piace, belli i luoghi che visito, il gruppo insomma… ma ci sono delle ragazze davvero ok, ci troviamo bene, abbiamo lo stesso obiettivo: migliorare l’inglese!

Fatto sta che torno a casa, passo tutti gli esami di inglese a settembre… e poi ricevo una telefonata…
Don Berti: “Ciao vecia. Sito bona de fare i spaghetti par na quarantina de tosi?” “Eh, insomma, una mano l’ho data nei campi scuola e nelle uscite dell’oratorio, e anche agli spaghetti party l’estate scorsa in Inghilterra”. “Bon, Guildford te la conosci, go bisogno de ti, te mando a Guildford come accompagnatore”.
Argh… Panic! Sudori freddi! ecc. ecc. Ecco, è iniziata così la mia esperienza con TGS Eurogroup.

Così ho avuto l’opportunità di conoscere tante persone, di condividere con loro tanta parte della mia vita, al punto che con alcune di loro il rapporto di sorellanza ci ha portato a condividere gioie e dolori della nostra vita, anche se con qualcuno da molto lontano.
Tante riunioni, formazione (Asolo, Torreglia, Castelbrando, Bardolino), tanti comitati (tutte le domeniche o quasi impegnate, nelle varie sedi che si sono succedute seguendo i trasferimenti di don Berti: Mogliano, Padova, Isola di San Giorgio e di nuovo Mogliano), tanti anni a Guildforfd, poi a Tunbridge Wells, poi di nuovo a Guildford, la vicepresidenza regionale, i viaggi a Roma, a Sorrento, a Siviglia in delegazione TGS, la SU & Zo.

Tanto impegno, tanto studio, tanto lavoro, tante esperienze, tanti percorsi, tanta crescita e arricchimento personale: e proprio per quanto ricevevo, ho sempre lavorato tanto pensando che dovevo sdebitarmi per la fortuna che avevo avuto ad essere stata chiamata nell’associazione.

Adesso le chiamiamo soft skills o competenze trasversali… Beh ragazzi…

  • dopo che con altri due/tre colleghi hai gestito 40 diciottenni (questi erano i numeri dei miei primi gruppi di Guildford) e qualche tuo coetaneo per quattro settimane (questa era la durata del soggiorno a Guildford a quei tempi),
  • dopo che hai prenotato treni, campi da tennis, musei, guide,
  • dopo che hai tenuto testa a referenti locali inaffidabili e non esattamente al servizio dei ragazzi quanto piuttosto del pound,
  • dopo che sei quasi andata fuori strada con una corriera che ha forato, e hai pensato di restarci tu e il gruppo con te, e invece hai intrattenuto i ragazzi a Stonehenge per ore fino all’imbrunire in attesa di una corriera di soccorso,
  • dopo che hai avuto appuntamenti regolari con gli ospedali di Guildford, Tunbridge Wells e Londra,
  • dopo che hai perso un ragazzo a Portobello Road,
  • dopo che una ragazza si è fatta rubare tutti i documenti il giorno prima della partenza per l’Italia,
  • dopo che hai dovuto tuo malgrado applicare le regole e far rimpatriare qualcuno, o lo hai dovuto far tornare per problemi di salute,
  • dopo che hai dovuto accettare la malattia che si stava portando via don Berti e avergli dovuto dire addio…

…ecco, dopo tutto ciò, diciamo che le abilità di lavorare in team, la facilità di stabilire relazioni, di problem solving, di assunzione di responsabilità, di prendere decisioni, di negoziazione, di assumere atti organizzativi strategici, di essere efficaci nelle azioni e nell’organizzazione ottimizzando i tempi, diventano parte del tuo modo di agire e di lavorare, sia che tu sia insegnante, assessore o dirigente scolastico.

Ecco, questa sono io, questa è la mia storia con TGS Eurogroup.

Storia che poi si è interrotta. La vita fa anche questi scherzi, ciò che prima è totalizzante ad un certo punto finisce, ma credo che in fondo ci sia un tempo per tutto. E quando arriva il momento in cui le cose cambiano, bisogna accettarlo.
Ognuno fa le proprie scelte, a volte non è che si scelga quello che ci capita, ma comunque non si può pretendere che le persone continuino a seguire i nostri percorsi e condividere le prove anche dure che la vita ci mette di fronte. L’importante è vivere pienamente e dare il massimo di impegno e passione in quello che si fa, e non dimenticare mai quello che di bello ci è stato regalato. Io non potrò mai smettere di essere riconoscente a don Berti e a TGS Eurogroup, perché quello che sono contiene anche quello che sono stata e ho ricevuto lì.

Cristina


Grazie di cuore Cristina per questa preziosa testimonianza di vita!
E tu? Leggendo questo post ti sono tornati alla memoria alcuni momenti importanti della tua personale esperienza TGS Eurogroup e vuoi condividerli? Dai il tuo personale contributo alle TGS Stories: i
nvia una mail a blog@tgseurogroup.it con il racconto della tua esperienza: lo vedrai presto pubblicato tra le pagine di questo blog!

Lo Staff TGS Journal

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