La Basilica della Salute, capolavoro barocco di Baldassarre Longhena, è certamente uno dei luoghi più noti e significativi di Venezia. Rappresenta una delle tappe fondamentali dell’Itinerario Culturale della Su e Zo per i Ponti di Venezia 2021, dal titolo “I tesori di Venezia: Viaggio tra le chiese dei Santi protettori”.
Il 21 novembre è per i veneziani la Festa della Madonna della Salute, una delle tradizioni più sentite della città. Da quattro secoli, è la giornata in cui si ricorda la fine dell’epidemia di peste che nel 1630 aveva colpito Venezia e tutto il Nord Italia, la stessa terribile pestilenza raccontata da Alessandro Manzoni nei Promessi sposi.
Ogni 21 novembre, i veneziani non mancano di fare una visita alla Basilica della Salute. Accendere un cero e pregare l’icona della Mesopanditissa, qui conservata sopra l’altare maggiore, è una tradizione che si ripete da quando la basilica fu eretta, su voto del doge Nicolò Contarini, in segno di ringraziamento alla Vergine per la liberazione della città dalla peste.
Da allora, nei giorni che precedono la festa, è sempre stato allestito sul Canal Grande un ponte mobile su zattere per consentire ai veneziani di raggiungere più facilmente la basilica a piedi da campo Santa Maria del Giglio.
La Festa della Salute 2020 sarà diversa e, nell’intenzione di chi la prepara, più ricca, si esprimerà in modo più capillare in tutto il territorio del Patriarcato.
Niente ponte votivo, i percorsi dei pellegrini deviati sulle tante chiese parrocchiali del territorio, al fine di evitare rischiosi assembramenti. Il pellegrinaggio sarà un’esperienza interiore più che fisica. Un pellegrinaggio del cuore e della fede, in tempo di Coronavirus. Lo si compirà attraverso la preghiera in famiglia, con delle dirette televisive, con la celebrazione nelle comunità parrocchiali e con il dono dell’indulgenza plenaria richiesto alla Penitenzieria per tutti i luoghi di culto. Non si ferma dunque l’impegno pastorale della Diocesi nel tentativo di rispondere alle attuali esigenze dei fedeli in tempo di Covid-19, anche in relazione alle indicazioni dell’ultima ordinanza della Regione Veneto. Il bisogno di mantenere vivo il rapporto col Signore e con Maria è sempre avvertito.
Papa Francesco, su domanda del Patriarca, tramite la Penitenzieria Apostolica, ha concesso per la prima volta l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che nei giorni dal 19 al 22 novembre prossimi, alle consuete condizioni (confessione, comunione e preghiera per le intenzioni del Papa), si recheranno in una qualsiasi chiesa parrocchiale, santuario o rettoriale della Diocesi, comprendendo le case di cura, le case di riposo, le cappelle delle carceri.
La Messa dalla Salute, oggi 21 novembre, presieduta dal Patriarca, con le autorità civili, avverrà con un numero contingentato di persone e sarà trasmessa alle ore 11.00 da Antenna 3 e dalla pagina Facebook di Gente Veneta; alle ore 12.00, al termine della celebrazione, vi sarà la recita della preghiera dell’Angelus, l’atto di affidamento alla Madonna della Salute in tempo di pandemia e la benedizione papale con indulgenza plenaria, concessa per l’occasione, a tutti coloro che parteciperanno in diretta all’intera celebrazione.
Così ha scritto il Patriarca Francesco in una lettera rivolta in questi giorni a tutti i fedeli:
La Madonna della Salute, nostra Capitana da mar, non ci lascia mai soli e continua a vegliare da quattro secoli sulla città di Venezia e tutti gli uomini e donne di buona volontà. Sia Lei a guidarci e a proteggerci anche in questi momenti, indicandoci la via di Dio che passa sempre per Gesù, il Santissimo Redentore.
Buona Festa della Madonna della Salute a tutti!
Lo Staff di TGS Journal
[fonte: Detourism, La newsletter di Venezia / Gente Veneta]
[picture by Peggy Choucair / Pixabay]
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