Con la rubrica “TGS Story” ripercorriamo assieme oltre 50 anni di storia di TGS Eurogroup. Oggi vogliamo dare la parola a chi ha vissuto in prima persona l’esperienza del “The Journey Never Ends”. Ecco le testimonianze di Federica, Ilaria e Chiara in rappresentanza dei molti volontari TGS che si sono formati grazie alle iniziative educative Don Bosco Youth-Net. L’articolo di oggi è di Chiara e le foto sono dell’Archivio TGS Eurogroup.
Anche tu hai qualche ricordo che vorresti condividere o anche solo un pensiero, un saluto o un augurio da affidare all’associazione TGS Eurogroup di oggi e di domani? Allora invia una mail a blog@tgseurogroup.it con i testi, le immagini o i video che raccontano la tua esperienza associativa: li vedrai pubblicati presto tra le pagine di questa rubrica “TGS Story” o nell’album fotografico “TGS Story Picture Book” all’interno della pagina facebook ufficiale TGS Eurogroup.
La parola ora passa a Chiara, volontaria TGS Eurogroup, con interviste tutte al femminile!
Bentornati nella nostra rubrica TGS Story! Questa settimana abbiamo intervistato alcuni dei nostri volontari TGS Eurogroup, chiedendo loro della straordinaria esperienza “The Journey never ends”, vissuta tra Mogliano Veneto e Venezia nell’agosto 2019.
Era la prima volta per l’Associazione in veste di organizzazione responsabile di un Progetto Erasmus+ e possiamo dire che tutta la fatica di progettazione, organizzazione e rendicontazione è stata ampiamente ripagata… quando vedi giovani di diversa provenienza confrontarsi su temi significativi come il dialogo interculturale e interreligioso, argomenti al centro dello scambio giovanile, non ci sono parole per descrivere l’emozione che scaturisce. Ecco il racconto dell’esperienza dalle vive voci delle nostre volontarie partecipanti!
Ilaria Lizzini, membro del Consiglio Direttivo TGS Eurogroup
Dopo un anno, cosa ti è rimasto maggiormente impresso dell’esperienza?
Mi è sicuramente rimasta impressa la bellezza della semplicità con cui si entra in dialogo con persone di culture, lingue ed età diverse, ma che condividono uno stesso carisma e un simile obiettivo di volersi mettere in gioco in ogni momento dell’esperienza.
Cosa significa per te poterti confrontare con altre culture?
Confrontarsi con altre culture significa molte cose, che tradotte in una singola parola si possono riassumere come “vita”. Ad esempio, Venezia, uno dei luoghi in cui il progetto si è svolto, è una città dove convivono culture diverse, dove si assapora il dialogo interculturale appieno. Ecco questo per me significa confrontarsi con altre culture: poter esprimere le diversità pur continuando ad essere se stessi, ognuno nella propria unicità.
Come mai consiglieresti questa esperienza ad altri giovani?
Consiglierei l’esperienza in primo luogo perché, come lo è stata per me, è un occasione per poter parlare in inglese con più persone in un contesto assolutamente informale e familiare e poi perché ci si può confrontare su tematiche importanti, come il dialogo interculturale e interreligioso, in un clima sereno di amicizia.
Dimmi tre parole che descrivono il progetto The Journey Never Ends
Semplicità, arricchimento, amicizia.
Federica Scopel, membro del Consiglio Direttivo TGS Eurogroup
Dopo un anno, cosa ti è rimasto maggiormente impresso dell’esperienza?
Dopo più di un anno dalla settimana passata a Mogliano con ragazzi provenienti da tutta Europa, quello che resta più vivo nei ricordi sono le storie dei partecipanti. Il gruppo con cui ho partecipato era molto vario e allo stesso tempo giovane, siamo riusciti a trovare punti di contatto in tutti i dibattiti cercando una visione europea delle problematiche affrontate. Anche il “format” con cui era stata pensata la settimana mi è piaciuto molto: tutti i gruppi hanno organizzato attività diverse e particolari e anche in questo ambito ci sono state occasioni per imparare cose nuove.
Cosa significa per te poterti confrontare con altre culture?
Il confronto con altre culture per me è sinonimo di ricchezza e l’esperienza con DBYN a Mogliano Veneto e Venezia mi ha permesso di conoscere e avere un confronto con persone che erano differenti da me. Mi hanno sempre insegnato che siamo tutti diversi e che è importante rispettare ciò che si allontana dal nostro punto di vista, ho scoperto però che vivere esperienze di confronto in prima persona è molto più arricchente che non studiare gli stessi argomenti sui libri. Questa esperienza mi ha ricordato quanto è bello scoprire cose nuove se qualcuno è disposto a raccontarle, mi ha lasciato molta voglia di viaggiare per conoscere culture e usanze diverse.
Come mai consiglieresti questa esperienza ad altri giovani?
Consiglierei questa esperienza perché permette di creare dei legami veri e duraturi a chi è disposto a condividere. Permette di scorgere punti di vista diversi dal nostro e di scoprire che insieme a tante differenze si possono trovare anche molti punti di contatto. Ci sono inoltre molte occasioni di confronto con esperti che hanno parlato dei diversi argomenti inseriti nel programma della settimana.
Dimmi tre parole che descrivono il progetto The Journey Never Ends
“Challenging”, perché più si è disposti a mettersi in gioco e più ci si arricchisce.
Inclusivo, la mia esperienza mi ha permesso di vedere davvero tanti esempi di cosa sono i giovani in Europa oggi.
Gioioso, la voglia di fare animazione e la curiosità erano sicuramente due aspetti che avevamo tutti in comune.
Chiara Meneghetti, membro del Consiglio Direttivo TGS Eurogroup
Dopo un anno, cosa ti è rimasto maggiormente impresso dell’esperienza?
Ripensando al “training”, ormai concluso da un anno, mi sorge un sorriso a tratti nostalgico per l’intensa e autentica esperienza di condivisione che ho vissuto. Uno degli aspetti che mi ha maggiormente colpito è stato il clima di allegria e di spontaneità fin da subito creatosi, che ha facilitato lo svolgimento di tutte le attività. La condivisione del medesimo stile salesiano è stato sicuramente il collante che ha favorito la circolazione di idee e sentimenti sinceri all’interno del gruppo.
Cosa significa per te poterti confrontare con altre culture?
Il confronto culturale affascina di gran lunga una persona che, come me, è molto curiosa. Avere la possibilità di scoprire stili di vita, modi di fare e di pensare diversi dai miei mi ha permesso di arricchirmi di nuove prospettive, imparando a rispettare ed apprezzare la diversità. Inoltre, il dialogo con persone provenienti da realtà culturali differenti mi ha aiutato ad accrescere la mia consapevolezza come cittadina italiana e a valorizzare attivamente il territorio in cui vivo.
Come mai consiglieresti questa esperienza ad altri giovani?
Quest’esperienza è un vero e proprio “viaggio”, che non ha solo un impatto fisico ma consente di entrare veramente nei racconti e nella vita delle persone con cui si viene a contatto. Lo consiglio a tutti coloro che sono curiosi di scoprire la bellezza della diversità, negli altri così come in se stessi.
Dimmi tre parole che descrivono il progetto The Journey Never Ends
Coinvolgente, divertente, sfidante
Un ringraziamento alle nostre testimonial delle grandi opportunità che offre Don Bosco Youth-Net. Alla prossima settimana, con le interviste a speciali guest star DBYN!
Chiara e lo Staff TGS Journal
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