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TGS Story: inviati speciali… a Venezia!

Ritorna la rubrica “TGS Story”, che ci racconta oltre 50 anni di storia di TGS Eurogroup. Proseguono i racconti della Su e Zo per i Ponti di Venezia, da oltre 40 anni appuntamento fisso nel calendario TGS Eurogroup.
Dopo aver raccontato la storia della Su e Zo (vedi precedente post: “”), oggi presentiamo le testimonianze di alcuni “inviati speciali” a Venezia: Mauro, Arcangelo e Chiara. Tutte le foto sono dello stesso Arcangelo. Anche tu hai qualche ricordo che vorresti condividere o anche solo un pensiero, un saluto o un augurio da affidare all’associazione TGS Eurogroup di oggi e di domani? Allora invia una mail a blog@tgseurogroup.it con i testi, le immagini o i video che raccontano la tua esperienza associativa: li vedrai pubblicati presto tra le pagine di questa rubrica “TGS Story” o nell’album fotografico “TGS Story Picture Book” all’interno della pagina facebook ufficiale TGS Eurogroup.
La parola ora passa a Chiara, Vice Presidente TGS Eurogroup, che intervista i nostri ospiti speciali della Su e Zo! Buona lettura!

Oggi abbiamo intervistato tre ospiti d’eccezione della Su e Zo per i Ponti di Venezia: ecco i loro racconti…

Il primo ospite è il coordinatore della Su e Zo per i Ponti: Mauro Forner.

Come sei entrato in contatto con la Su e Zo, la prima volta?

Ho conosciuto la Su e Zo per i Ponti diversi anni fa, credo fosse il 1995 e un amico di famiglia conosciuto nell’AGESC ci ha invitato a partecipare col gruppo della scuola delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Montebelluna. Per anni abbiamo partecipato come famiglia ed è sempre stata una occasione per visitare Venezia in un giorno di festa!

Di cosa ti sei occupato in questi anni?

In questi anni sono stato coinvolto come Coordinatore della Manifestazione. In realtà, col tempo, si è trattato di entrare a far parte di una squadra meravigliosa che porta avanti un evento spettacolare. Coloro che sono nell’organizzazione da più di me, cercavano in me un aiuto ma in realtà sono io che ho trovato in loro un esempio di dedizione al progetto e tanta passione.

Cosa ti ha colpito di questo evento?

Mi colpisce come una passeggiata di solidarietà, che a prima vista potrebbe sembrare semplice, sia in realtà molto complessa e nasconda un’infinità di dettagli impensabili. Il tutto gestito da persone che vogliono, proprio letteralmente, BENE alla manifestazione. Persone che senza la Su e Zo sarebbero senza una parte della loro vita.

Dammi 3 motivi per cui tutti dovrebbero partecipare!

1) Venezia non si potrà mai conoscere come merita. Ogni occasione è un regalo.

2) Partecipare ha uno scopo solidale. Io vivo una giornata di Festa in un luogo unico al mondo e in più faccio del bene. Che connubio splendido!

3) Dai… ci impegniamo tanto ad organizzarla, potresti anche darci una chance! Non siamo carini? 🙂

Cosa ti auguri per la Su e Zo per i Ponti?

Mi auguro che possa sempre trovare gente appassionata che la ami e la porti avanti. Che abbia la capacità di farla vivere oltre i tempi e gli anni. La Su e Zo nasce come gita nelle Domeniche verdi nella crisi petrolifera: ora è diventata una passeggiata di solidarietà. In 40 anni ha saputo vivere il proprio tempo adattandosi. Cara Su e Zo per i Ponti… te ne auguro almeno altri 100!

Il secondo ospite è il fotografo e amico della Su e Zo per i Ponti: Arcangelo Piai.

Come ti sei avvicinato alla Su e Zo?

Grazie a Gino, il vostro attuale Direttore Generale. Lui ha provato ad invitarmi tutti gli anni, e alla fine ha capito che solo facendomi fare le foto avrei partecipato 🙂 Scherzi a parte, la manifestazione era famosa già dai suoi esordi ed io ho avuto la fortuna di documentarla nel 2002 e nel 2018.

Come fotografo, su cosa hai concentrato la tua attenzione durante la manifestazione?

Sicuramente sul lavoro dei volontari, sulla goliardia dei partecipanti e dei vari gruppi ma anche sul contrasto tra una delle città storiche più famose al mondo e questa allegra e pacifica invasione.

Cosa raccontano le foto scattate alla Su e Zo per i Ponti?

Io ho cercato di raccontare il lavoro di chi crea e organizza questo evento, in una città “ complicata “ come Venezia. Vorrei che le mie foto rendessero giustizia al lavoro dei molti volontari. Credo che sia solo grazie alla disponibilità di queste persone che si riescono a realizzare manifestazioni simili. Ho visto i volontari impegnati in ogni angolo di Venezia, sempre con il sorriso e sempre disponibili (anche con questi fotografi rompiscatole!). Solo quando è finito tutto lasciavano trasparire la stanchezza e la fatica. Ecco, mi piacerebbe che le mie foto riuscissero a raccontare tutto questo!

Il terzo ospite è una delle volontarie più esperte della manifestazione: Chiara De Cleva.

Come sei venuta a conoscenza della Su e Zo per i Ponti?

Ciao a tutti. Ho conosciuto la manifestazione quando ero una Leader TGS e, come tutti gli altri miei compagni di avventura, mi sono ritrovata  a collaborare come volontaria alla manifestazione, un servizio che faceva parte integrante del percorso formativo dei Leader TGS.

Di che cosa ti occupi durante la manifestazione?
Mi occupo dell organizzazione del concorso per gruppi folkloristici che si esibiscono durante la Su e Zo per i ponti. Li portiamo in giro nelle varie zone della città e si esibiscono per i partecipanti.

Elencami 3 motivi per venire alla Su e Zo per i Ponti.

Perchè è bello venire a scoprire la città di Venezia; per l’atmosfera di allegria che si crea tra i volontari e i partecipanti; perchè fa bene alla salute! 🙂

Qual è l’aria che si “respira” durante la giornata?

C’è un’aria di festa grazie alla musica dei gruppi folk, grazie ai numerosi posti di ristoro e soprattutto grazie ai moltissimi partecipanti.

Alla prossima settimana per una nuova puntata di “TGS Story”!

Chiara e lo Staff TGS Journal

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[pictures © 2018 TGS Eurogroup / Arcangelo Piai]

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