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Giovedì 16 Luglio 2020: è il giorno della seconda uscita a Venezia!
Il Buongiorno di don Paolo è anche un “buon viaggio” in vista della visita di studio pomeridiana. La mattinata di lezione di lingua inglese scorre veloce con Alessandra e Benjamin. A pranzo una carica di carboidrati con un’ottima lasagna al ragù di carne preparata dal nostro cuoco Massimo, ma c’è spazio anche per un secondo piatto di carne, patate e verdure e un muffin al cioccolato per dolce, per chi necessita di una dose extra di zuccheri: ormai i ragazzi sanno che a Venezia si cammina parecchio ed è bene arrivare preparati in stazione Venezia Santa Lucia!
Oggi pomeriggio a Venezia seconda lezione di orienteering: le fidate Mappe della Su e Zo per i Ponti di Venezia sono ormai compagne di viaggio insostituibili e oggi ci soffermiamo sulla suddivisione del centro storico in “Sestieri”. I quartieri di Venezia sono infatti sei e oggi andiamo alla scoperta di Cannaregio, forse quello meno turistico e più genuino. Attraversiamo il popoloso quartiere dell’area Saffa, dove un tempo sorgeva un’importante fabbrica di fiammiferi e ora è realizzato il più riuscito intervento di edilizia residenziale a Venezia degli ultimi 30 anni, dove l’architettura contemporanea è incastonata con quella più antica in perfetta armonia.
Ma non ci distraiamo troppo. Il tema conduttore della giornata di oggi non è l’architettura contemporanea, bensì il dialogo tra le culture e le religioni a Venezia nel corso dei secoli. In particolare la visita di studio metterà a confronto la religione ebraica con la religione cristiana, attraverso due momenti distinti e in
Superato il Ponte delle Guglie, ci inoltriamo nell’area del Ghetto Ebraico, attraversando le tre zone distinte in cui è suddiviso: il Ghetto vecchio, il Ghetto Nuovo e il Ghetto Nuovissimo. Nel Campo del Ghetto giungiamo al Museo Ebraico: è questa la prima tappa importante della giornata. Qui scopriamo veri gioielli, nascosti dietro le facciate ordinarie degli alti edifici del ghetto: all’interno dei palazzi sono state allestite nei secoli scorsi sale riccamente decorate adibite a sinagoghe. Delle cinque sinagoghe oggi presenti nel ghetto visitiamo in particolare la Scola Canton e la Scola Grande Tedesca, entrambe del 1500. Ma il momento più emozionante è l’incontro con la dottoressa Marcella Ansaldi, direttrice del museo e membro autorevole della Comunità Ebraica di Venezia. Dale sue parole e dai suoi racconti di vita vssuta scopriamo come la sua famiglia nel corso della Seconda Guerra Mondiale sia miracolosamente scampata alle deportazioni nei campi di concentramento e come oggi lei stessa senta forte l’esigenza di tramandare la testimonianza vera di eventi storici non troppo lontani nel tempo ma su cui a volte tendiamo a non riflettere, in un’epoca in cui troppo spesso assistiamo al ritorno di sentimenti di pregiudizio e di razzismo verso chi è diverso da noi. E’ invece ricordando e costruendo assieme un dialogo sincero tra culture e religioni diverse che possiamo sperare di realizzare un mondo di pace.
Il racconto appassionato della rappresentante della Comunità Ebraica ci ha fatto per un momento perdere la cognizione del tempo e, una volta lasciata l’area del Ghetto Ebraico, dobbiamo ora accelerare il passo per non mancare l’appuntamento con l’altra importante visita di studio di oggi: la meta è la Basilica di San Marco, centro della cristianità a Venezia. In Piazzetta dei Leoncini, adiacente a Piazza San Marco, ci aspetta già Monsignor Giuseppe Camilotto, membro del Capitolo dei Canonici della Basilica Patriarcale di San Marco Evangelista: è lui che ci introduce alla scoperta dei meravigliosi mosaici della basilica, raccontandoci non soltanto la storia e la tecnica della loro realizzazione, ma anche e soprattutto i racconti biblici che gli stessi mosaici illustrano. Di fatto, questi preziosi mosaici, che rivestono per oltre 8000 metri quadrati le pareti, le volte e le cupole della basilica marciana, costituiscono una sintesi per immagini del Vecchio e del Nuovo Testamento. La nostra guida d’eccezione passa dunque con naturalezza dalla descrizione artistica al racconto teologico, tanto che pian piano la visita si rivela essere in realtà una brillante lezione di catechismo che appassiona i nostri ragazzi.
All’uscita della basilica è arrivato il momento della pausa della merenda, abbinata a un giro di Piazza e Piazzetta San Marco, con inevitabile servizio fotografico di rito: selfie e foto di gruppo per i ricordi più belli delle giornate trascorse a Venezia. La passeggiata successiva, dall’estremità di Piazza San Marco dove è collocato il Museo Correr, ci porta a scoprire altri angoli nascosti di Venezia, a partire dallo stesso Bacino Orseolo, dove sono ormeggiate le gondole in servizio attorno all’area marciana. Sull’altro lato del Canal Grande attraversiamo altri due sestieri di Venezia, San Polo e Santa Croce, per giungere poi ai Giardini Papadopoli per la pausa della cena.
E per finire una nuova serata “Venice by Night” tra Campo San Giacomo dall’Orio e Campo Nazario Sauro, con il gioco sempre appassionante “Lupus in fabula”, in un’atmosfera creata ad arte dai leader Sabrina e Davide, a metà strada tra il poliziesco e il thriller, in cui la caccia all’assassino di turno trova nelle ambientazioni veneziane ricche di storia e mistero la perfetta collocazione. Ancora elettrizzati dalla serata di giochi, i ragazzi guidati dai leader si avviano poi verso la stazione di Venezia Santa Lucia per prendere il treno e rientrare a Mogliano Veneto.
Il momento della Buonanotte, di rientro al al Collegio Astori, è occasione di condivisione di quanto di bello abbiamo visto e imparato oggi a Venezia. Appuntamento a domani per nuove avventure da vivere assieme!
lo Staff TGS Journal
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