Chiudi

Tempo del Creato 2025

 

Oggi, 4 ottobre, in coincidenza con la ricorrenza di San Francesco d’Assisi, si conclude il Tempo del Creato 2025. L’iniziativa, durata oltre un mese, ha visto le comunità cristiane di diverse confessioni unirsi in attività di preghiera e azione dedicate alla salvaguardia dell’ambiente, guidate dal tema di quest’anno: “Pace con il Creato”.

Un’iniziativa ecumenica per l’ambiente

Il Tempo del Creato è un appuntamento annuale che si svolge dal 1° settembre (Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato) al 4 ottobre. L’evento ha un forte carattere ecumenico e mobilita un’ampia rete di organizzazioni e fedeli a livello globale per promuovere una maggiore consapevolezza e un impegno concreto sulle tematiche ambientali, in linea con i principi di un’ecologia integrale.

La Dichiarazione Congiunta di CEC e CCEE

A marcare l’edizione del 2025 è stata la dichiarazione congiunta diffusa dalla Conferenza delle Chiese Europee (CEC) e dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), i due principali organismi di rappresentanza delle chiese cristiane nel continente.

Firmato dai rispettivi presidenti, l’Arcivescovo Nikitas di Tiatira e Gran Bretagna (CEC) e l’Arcivescovo Gintaras Grušas di Vilnius (CCEE), il documento esorta le comunità ad “abbracciare una vita sobria, rispettando i doni del creato e rifiutando lo sfruttamento delle persone e delle risorse naturali”.

Ispirandosi alla visione del profeta Isaia (32, 14-18) di un “giardino di pace”, la dichiarazione sottolinea che la crisi ambientale è intrinsecamente legata a una crisi di giustizia. I leader ecclesiastici affermano che “cercare la pace con il creato non è un ideale astratto, ma un impegno quotidiano”, un appello a uno stile di vita che onori il Creatore. Il documento collega inoltre esplicitamente questo impegno al prossimo vertice ONU sul clima, la COP30 di Belém (Brasile), auspicando che i leader mondiali pongano al centro delle decisioni i bisogni delle popolazioni più povere e vulnerabili.

Dall’analisi all’azione continuativa

La conclusione del Tempo del Creato non segna la fine dell’impegno, ma ne rilancia la necessità nell’azione quotidiana. L’analisi proposta dalla dichiarazione di CEC e CCEE sposta l’attenzione dalla semplice celebrazione a un’assunzione di responsabilità che si articola su più livelli:

  • Stili di vita personali: adozione di consumi responsabili e riduzione del proprio impatto ecologico.
  • Azione comunitaria: promozione di progetti locali di sostenibilità e di educazione ambientale.
  • Advocacy politica: richiesta di politiche nazionali e internazionali che affrontino con urgenza la crisi climatica e promuovano la giustizia ambientale.

L’appello alla “Pace con il Creato” si traduce, quindi, in un mandato a operare per la riconciliazione dei sistemi economici e sociali con i limiti ecologici del pianeta.

Per ulteriori informazioni:

Lo Staff di TGS Journal

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti al blog

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.